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Formula 1

Mercedes W13, le pance nascondono un segreto? Il tecnico ha un dubbio

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Giovanni Messi

La Mercedes W13 priva di sidepod ha stregato il paddock di Sakhir, ma secondo un rivale la freccia d’argento non punterà su quel particolare.

Il mondiale di F1 2022 parte con tante incognite e ben poche certezze, anche se la speranza dei tifosi è quella di vedere un mondiale acceso e spettacolare. La Red Bull e la Ferrari sembrano essere le favorite, con la Mercedes condannata ad inseguire, almeno in queste primissime gare.

Mercedes F1 W13 (Twitter)

La F1 W13 si è presentata ai test di Sakhir con una configurazione aerodinamica estrema, senza pance e con una soluzione molto discusse riguardo al supporto degli specchietti. In quella zona, è stata inserita una sorta di ala, subito messa sotto accusa da Mattia Binotto e la cui legalità viene discussa proprio in queste ore.

La Mercedes ha presentato un progetto molto estremo, nettamente evoluto rispetto alla vettura vista in pista a Barcellona lo scorso febbraio. Tuttavia, Lewis Hamilton e George Russell non sono usciti troppo soddisfatti dagli ultimi test, anche se c’è la consapevolezza che il potenziale sia enorme.

La W13 soffre di porpoising e bottoming, cosa che ha costretto gli ingegneri ad alzare la monoposto perdendo velocità in rettilineo e nelle curve veloci. Tuttavia, dai dati GPS si evince quanto la vettura sia performante nelle curve lente, quelle che in Bahrain sono presenti in minima parte solo nel secondo settore.

Da quanto sembra, nel Gran Premio del Bahrain il team di Brackley dovrebbe fare da terzo incomodo, anche se contro una squadra che ha vinto otto titoli mondiali costruttori consecutivi c’è sempre da tenere alta la guardia. Per questo fine settimana dovrebbe arrivare un nuovo fondo volto a ridurre il porpoising, cosa che dovrebbe ridare molta prestazione alle vettura.

La sensazione, come già spiegato anche dai piloti, è che la W13 nasconda un grande potenziale, ma essendo un progetto molto estremo ha bisogno di qualche tempo per essere compreso in pieno. La situazione ricorda vagamente quella del 2017, quando la “lunghissima” freccia d’argento si dimostrò inferiore alla Ferrari nei primi appuntamenti, per poi recuperare bastonando la concorrenza nella seconda parte di stagione.

Mercedes, ecco il pensiero di James Key

Sulla Mercedes si sono spesi fiumi di parole in questi ultimi giorni. Giovedì mattina, la W13 priva di pance fece il suo esordio in pista in Bahrain, stregando subito tutti coloro che erano presenti nel paddock o che seguivano i test da casa. Sulla freccia d’argento si è espresso James Key, direttore tecnico della McLaren, che ha fornito un interessante punto di vista in un’intervista rilasciata all’agenzia stampa “PA“.

“Tanto di cappello a loro per averci provato. È una decisione coraggiosa quella di scegliere qualcosa di così diverso che richiede parecchia ingegneria meccanica per farlo funzionare.Potresti anche dire che è solo uno dei 10 concetti diversi. I minuscoli sidepod della Mercedes sono all’altro capo della scala rispetto a quelli della Ferrari, ma sono sicuro che saranno entrambi competitivi“.

Forse questo suggerisce che i sidepod non saranno un attore troppo importante. La Mercedes è sicuramente quella più estrema, quindi sarà interessante vedere come andrà a finire e se quella fosse la strada giusta da percorrere meriterebbero un applauso. Quest’anno, più che mai, è davvero prevedere come andrà il mondiale“.

I team utilizzano diverse modalità di pneumatici, carburante e motore, che cambiano in modo significativo la velocità dell’auto e sappiamo che durante i test e non ha senso mostrare il vero potenziale. Sono convinto che la Mercedes e la Red Bull saranno molto forti come al solito“.

Entrambe sono state audaci con i loro progetti, cosa che ci si potrebbe aspettare data la loro grande disponibilità di investimenti, i loro successi e le metodologie che hanno funzionato per loro in passato. La Ferrari sembra forte e noi siamo in quel mix? Non lo so. Nessuno di noi può prevedere come si formerà la griglia in Bahrain. Lo scopriremo solo domenica“.

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Giovanni Messi
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