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Motociclismo

Daytona 200, incidente terribile: la moto vola e prende fuoco

Published by
Chiara Rainis

Brivido alla Dayton 200. Uno dei piloti iscritti è stato vittima di una caduta ad altissima velocità durante le qualifiche.  Si teme frattura.

Come si sa le corse americane sono spesso teatro di incidenti spettacoli quanto spaventosi. Non ne è eccezione la 200 miglia di Daytona, che in scena in questo weekend ha vissuto attimi di panico, quando un centauro ha perso il controllo della sua moto.

Daytona 200

Appuntamento seguitissimo della MotoAmerica proprio perché particolarmente probante essendo il circuito pressoché un ovale rapidissimo, non ha mancato di far provare un brivido agli spettatori.

Daytona 200, l’incidente alla curva più pericolosa

Sul cambio di direzione 12, il più temuto dai corridori e reso ancora più insidioso dalla pioggia, Christian Miranda si è reso protagonista di uno spettacolare highside dopo aver perso il posteriore. Il fatto è avvenuto nel corso della sessione di qualifica. Il centauro, in quel momento a 240 km/h di velocità è stato sbalzato in avanti finendo sullo sterrato diventato fango. Forse anche per questo le lesioni sono state minime. Si parla di frattura del polso, ma avrebbe potuto finire molto peggio.


Come si può vedere da video pubblicato sulla pagina Twitter della serie, il #18 della Yamaha ha anche toccato leggermente un avversario che comunque è riuscito a rimanere in sella. Dopo la scivolata il rider della YZF R6 è tornato al box senza difficoltà e entro due/settimane dovrebbe essere di nuovo in gruppo.

Poco prima della caduta, il pilota era entrato in scia di chi lo precedeva e si stava preparando al sorpasso. Qualcosa però non ha funzionato ed è andato in terra, limitando comunque i danni, malgrado la moto distrutta.

Quello che ha visto protagonista Miranda, non è stato l’unico crash del fine settimana. Dalle immagini si vede una moto che arriva sparata in una via di fuga senza nessuno in sella e prede fuoco. Fortunatamente, anche in questo caso nessuno è rimasto ferito in maniera importante.

Per questo MotoAmerica ha voluto ringraziare tutti i produttori dell’equipaggiamento di protezione in uso nelle competizioni. Senza il loro contributo l’esito di molti sinistri sarebbe ben diverso e il passato ce lo dimostra, sia nelle due che nelle quattro ruote.

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Chiara Rainis

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