Grande brivido per Martin nel corso del GP del Qatar. Il pilota spagnolo si è toccato con Bagnaia ed è finito rovinosamente a terra.
Per Jorge Martin il weekend di Losail è stato un po’ come passare dalle stelle alla stalle. Se sabato pomeriggio il pilota Pramac aveva conquistato di forza la prima pole position stagionale della MotoGP, la gara di domenica è stata un disastro.
Autore di una partenza pessima, per cui in un attimo si è ritrovato da primo a ottavo, nel corso del giro 12, l’iberico si è scontrato con la Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia, come lui scattato male e nel bel mezzo di una rimonta.
Mentre stava affrontando una curva, il piemontese ha perso l’anteriore tirando giù l’iberico che era al suo fianco.
Un incidente strano. Soprattutto perché la Desmosedici dell’italiano ha proseguito assieme a quella del madrileno chiudendolo a panino.
“Ho molto dolore alla mano destra, forse per un contatto con la moto di Pecco, e lunedì effettuerò dei controlli a Barcellona“, la sua dichiarazione a caldo. “Spero non ci sia nulla di rotto e di poter correre in Indonesia”.
Al di là della delusione per il mancato risultato, la spettacolare scivolata non ha lasciato indifferente il 24enne che ha ammesso di aver temuto, per la prima volta in carriera, per la propria incolumità.
“Non mi era mai capitato di provare tanta paura di morire“, ha affermato ancora sotto shock per il modo in cui è avvenuta la scivolata.
A rammaricarlo, o meglio, a rendere ancora di più frustrante la conclusione del primo fine settimana del calendario della top class delle due ruote, la mancanza di competitività dimostrata dalla Ducati 2022. Un handicap che potrebbe rendere complicata la lotta per le prime posizioni nei round a venire.
“Capita di cadere“, l’indulgenza verso il collega di marca. “Io sono arrabbiato perché non eravamo veloci. Mi aspettavo di combattere per la vittoria, o almeno per il podio ed invece non avevamo il ritmo”.
A disturbarlo alcuni problemi ancora da analizzare. “Non sono riuscito a superare né le Aprilia, né le Suzuki, quindi non so esattamente quale sia il nostro punto di forza al momento“, ha considerato piuttosto critico.
“E’ probabile che non ne abbiamo e non ne sappiamo il motivo. In questa corsa avremmo potuto puntare alla settima o alla ottava piazza“, ha chiosato contrariato per la débâcle.
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