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Mercato

Perché le auto a GPL partono a benzina? Ecco spiegato il motivo

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Davide Russo

Le auto a GPL in Italia sono più di 2,5 milioni. Oltre al risparmio economico, un impianto a GPL per auto emette nell’atmosfera il 10% in meno di anidride carbonica.

Come avete appena letto, gli italiani non disdegnano affatto le auto a GPL. La denominazione GPL deriva dall’acronimo di Gas di Petrolio Liquefatti. Per quanto le auto a GPL siano meno inquinanti del vetture a benzina e diesel, dal 2035 in Europa si punterà esclusivamente sulla vendita di auto elettriche. Stop alle vetture a benzina, diesel, GPL/metano ed anche ibride.

Auto a GPL (Ansa Foto)

L’esecutivo comunitario ha deciso di proporre che dal 2035 le auto nuove non possano emettere emissioni nocive. Già dal 2030 i nuovi veicoli dovranno emettere il 55% in meno rispetto ai dati del 2021. In questo scenario di grande incertezza, gli italiani non sanno più cosa fare. Nel dubbio, complice anche la crisi economica, il mercato delle auto è crollato. Le vetture a GPL/metano continuano però ad interessare, in una nicchia di mercato che cresce.

Il prezzo della benzina e del diesel ha, certamente, favorito la diffusione della auto a GPL/metano. I vantaggi, per chi opta per questo tipo di soluzione sono innumerevoli, soprattutto in fatto di consumi e di prezzo contenuto dei gas liquefatti. Le macchine a GPL, va ricordato, sono auto con una doppia alimentazione, ossia benzina e gas, più raramente, diesel e gas.

Ecco perché le auto a GPL scattano con la benzina

Le vetture a GPL consumano una minima quantità di benzina. L’auto si avvia con l’alimentazione a benzina per riscaldare il motore. Quando raggiunge i 30-40 gradi si avvia poi l’alimentazione a GPL. Ovviamente si tratta di una quantità minima di benzina consumata, ma c’è una spiegazione tecnica. Alcune auto con impianti a GPL sono progettati per consumare piccole quantità di benzina anche mentre viaggiano a GPL. Le auto più moderne di tale segmento consuma benzina solo all’avvio e ad alte velocità.

I motori a combustione tradizionali sono progettati per carburanti più oleosi del GPL. Le vetture a GPL possono presentare in automatico le extrainiezioni. Ogni 2 pieni di GPL è preferibile guidare per circa 30 chilometri a benzina. Una alternanza è la cosa migliore, se l’auto non è dotata delle iniezioni extra. Tutto dipende dall’uso poi che si fa del mezzo.

Per mantenere l’auto in regola nei consumi occorre non dimenticarsi di questa regola. Quindi è preferibile tenere sempre il serbatoio di benzina pieno per metà. Per non far ristagnare la benzina per periodi molto lunghi, è preferibile che la vettura riceva dei ribocchi frequenti nell’arco di un anno. Almeno ogni tre mesi è consigliabile rinnovarla ed è sempre meglio scegliere benzina di buona qualità.

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Davide Russo

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