L’amore per la palla a spicchi e per l’asso di Philadelphia non è l’unica ragione per cui il 22enne ha optato per il 24. “E’ quattro volte sei. Un numero fortunato nel mio Paese“, ha spiegato.
A partire dai test del prossimo febbraio, il pilota di Shanghai prenderà il posto in Alfa Romeo dell’italiano Antonio Giovinazzi. Dietro alla sua promozione, come detto, ci sono state polemiche e discussioni. Terzo della serie cadetta alle spalle di Piastri e Shwartzman, l’asiatico disporrebbe di un curriculum troppo povero per accedere al Circus, ma i sodi di Pechino sarebbero bastati per assicurargli il sedile.
D’altronde lo stesso boss del team elvetico Frederic Vasseur aveva definito di vitale importanza per la massima categoria a ruote scoperte la presenza in griglia di un rappresentante di un mercato in forte sviluppo come quello cinese.