Jarvis conferma che Raul Fernandez aveva espresso la volontà di guidare una Yamaha M1 in MotoGP. Ma l’operazione non è andata in porto per un motivo preciso che lui spiega.
Sarà tra i rookie della MotoGP nel 2022, ma Raul Fernandez non voleva esattamente essere in sella a una KTM. È noto che non fosse convinto del passaggio in top class con la RC16 del team Tech3.
La casa di Mattighofen, però, aveva un contratto con il pilota spagnolo e lo ha fatto valere. Per settimane si è parlato di un possibile approdo in Yamaha e c’erano stati effettivamente dei contatti, però poi non si è concretizzato nulla. La casa di Iwata avrebbe dovuto pagare una penale per strapparlo alla concorrenza.
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Lin Jarvis a Moto Revue ha raccontato i retroscena del mancato arrivo di Raul Fernandez in Yamaha: «È venuto da noi perché voleva guidare una Yamaha. Quando un talento del genere viene da te, lo ascolti. Abbiamo detto che eravamo interessati, ma abbiamo chiarito che il pilota doveva essere libero. Non volevamo una battaglia legale con un’altra azienda, non è il nostro modo di lavorare».
Il manager britannico chiarisce che la casa di Iwata non voleva contrasti con KTM e dunque non ha forzato per liberarlo dal suo contratto: «Penso che abbia cercato di rompere il suo contratto, ma alla fine non ci è riuscito. Ora è stato promosso in MotoGP dalla KTM, pertanto non gli è andata male».
Fernandez darà il massimo per il team KTM Tech3 nel 2022, dopo essere stato best rookie in Moto2 nel 2021. Poi in futuro si vedrà se la sua strada e quella della Yamaha si incroceranno.
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