Lewis Hamilton è in pesante ritardo rispetto a Max Verstappen, ma la resa non è affatto un’opzione che prende in considerazione
Forse per la prima volta dopo sette anni di dominio incontrastato in Formula 1, adesso la Mercedes comincia a tremare davvero. Lewis Hamilton si sta rendendo conto che il titolo mondiale, quello che sognava per superare Michael Schumacher e arrivare a quota otto, come mai nessuno nella storia, gli sta sfuggendo dalle mani.
La sconfitta patita dal suo diretto rivale nella corsa all’iride, Max Verstappen, nell’ultimo Gran Premio negli Stati Uniti, da questo punto di vista, potrebbe marcare una svolta decisiva, a discapito proprio del campione in carica. Non solo, infatti, i punti di vantaggio dell’olandese iniziano ad essere dodici: un distacco certamente consistente, ma non incolmabile, quando mancano ancora cinque gare al termine della stagione.
No, più che la matematica, a preoccupare l’anglo-caraibico e i suoi uomini della Freccia nera è soprattutto il significato della batosta subita ad Austin. Un circuito sulla carta favorevolissimo alla corazzata anglo-tedesca, dove Hamilton aveva trionfato per ben cinque volte su sette partecipazioni e la Red Bull, invece, non si imponeva dall’ormai lontano 2013.
Stavolta i valori in campo sono apparsi ribaltati: i Bibitari si sono involati verso il trionfo, mentre Lewis ha fatto fatica a tenere il loro passo. La testimonianza che, forse, quella della Stella a tre punte non è davvero più la vettura tecnicamente da battere nello schieramento.
Ora la strada si fa davvero in salita per il numero 44. Lo aspettano due piste in cui, stavolta, sono proprio le Lattine le favorite d’obbligo, sulla carta: e se sono riuscite a vincere dove il pronostico diceva “Mercedes“, figuriamoci ora che la bilancia pende dalla loro parte.
Eppure, nonostante il momento difficile, Lewis Hamilton di arrendersi non ne ha la minima intenzione. Anzi, rilancia, tira fuori tutta la sua grinta e la sua combattività che gli ha permesso di vincere tante gare e tanti campionati.
La parola d’ordine l’ha lanciata lui stesso, sui suoi seguitissimi profili ufficiali sui social network. “It’s not over!!”, con due punti esclamativi, ovvero “Non è finita”: una semplice e lapidaria frase, quella scritta dal fuoriclasse anglo-caraibico, ma sufficiente a dare il senso del suo umore in questo momento. Sconfitto certamente, ma abbattuto mai.
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