Alonso in vena di bilanci. Lo spagnolo guarda indietro con rimpianto per aver mancato la vittoria con la Ferrari. 
Il suo ritorno in F1 è stato finora meno positivo del previsto. Al volante dell’Alpine avrebbe dovuto fare mare e monti ed invece dopo nove gare Fernando Alonso viaggia solamente in undicesima posizione con 20 punti (comunque sempre meglio del suo compagno di squadra Ocon fermo a 12).
Conscio che con ogni probabilità il suo momento d’oro è passato, il Samurai confessandosi all’agenzia stampa iberica EFE, ha ricordato il suo periodo in Ferrari, quello in cui avrebbe dovuto fare il botto e che invece lo ha respinto.
“Con la Rossa ho concluso in un’occasione ad un punto dal mondiale e a tre in un’altra, per cui avrei potuto conquistare tre campionati in più rispetto ai due firmati con Renault“, ha riconosciuto con amarezza ricordando altresì il mancato sigillo nel 2007 con la McLaren.
Sempre molto convinto di sé, l’asturiano ha poi tenuto a sottolineare il modo in cui sono arrivati i suoi successi. “Non ho mai vinto perché avessi una macchina dominante, o per circostanze favorevoli”, ha affermato.
Nessun obiettivo, ma una certezza
Parlando del suo domani e di quello del Circus il 39enne ha promesso che lo vedremo ancora a lungo in abitacolo. Il motivo è non solo il piacere della guida, ma anche la curiosità verso le novità tecniche che investiranno la serie a partire dal 2022.
“Qualora dovesse andare male l’anno venturo, ho grande fiducia per il 2023”, ha cercato di ridurre le attese per la stagione della rivoluzione. Per quanto riguarda invece quella in corso, secondo il driver di Oviedo le forze in campo continueranno ad essere quelle che abbiamo visto fino ad adesso, ovvero Red Bull e Mercedes davanti tutti, senza possibili inserimenti degli altri. “Chi pensa che nella seconda parte del calendario cambierà qualcosa non capisce la F1”, ha chiosato tranchant. 
Chiara Rainis
