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Formula 1

Che cosa non va in casa Mercedes? Il team ha una “teoria promettente”

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Fabrizio Corgnati

Il direttore tecnico della Mercedes, Mike Elliot, sembra aver compreso le ragioni delle difficoltà incontrate negli ultimi due Gran Premi

Il pit stop al Gran Premio dell’Azerbaigian di F1 2021 a Baku (Foto Steve Etherington/Mercedes)

Il team principal Toto Wolff non ha usato mezzi termini: le prestazioni della sua Mercedes negli ultimi due Gran Premi sono state letteralmente “inaccettabili”. Lo rivelano i risultati ottenuti, ma anche i problemi incontrati come il pit stop di Bottas a Montecarlo e il lungo di Hamilton a Baku.

Insomma, c’è qualcosa di profondo che non ha funzionato sulla W12 negli ultimi due circuiti cittadini. Qualcosa che nemmeno i tecnici della Freccia nera si aspettavano, ma che dopo due gare storte sembrano avere finalmente individuato. Lo rivela il direttore tecnico Mike Elliot.

“Abbiamo affrontato il weekend sapendo che avremmo incontrato alcuni problemi, ma probabilmente non aspettandoci di ritrovarci nelle posizioni che abbiamo avuto alle seconde prove libere del venerdì”, ha spiegato nel video pubblicato come di consueto dopo la gara dal team. “Abbiamo svolto alcune prove per cercare di capirci di più e da queste sono emerse un paio di teorie, una delle quali davvero promettente”.

Il direttore tecnico Mercedes ha una soluzione

L’ingegnere inglese non si sbilancia a svelare la natura di queste difficoltà, ma pur mantenendosi sul vago sembra avere buone speranze di poterle risolvere molto presto.

“Purtroppo, queste prove non si sono svolte fino alle terze libere, e dopo le simulazioni di gara, perciò pur avendo trovato un buon passo per le qualifiche, probabilmente non siamo riusciti ad identificare il miglior assetto per il weekend e per la gara vera e propria”, prosegue Elliot. “Questo punto dovremmo studiarlo e lavorarci sopra”.

Insomma, le contromisure sulla Mercedes sono state già prese, anche se vanno consolidate: “Bisogna costruire un assetto intorno ai cambiamenti che abbiamo compiuto e poi portarlo avanti anche nei prossimi Gran Premi in cui incontreremo problematiche simili. L’altro aspetto da tenere a mente è che sia Baku che Monaco sono circuiti dalla configurazione insolita e nelle prossime gare speriamo di non avere gli stessi problemi. Teniamo le dita incrociate sperando che ci troveremo in una posizione migliore”.

LEGGI ANCHE —> La Mercedes cambia piloti: c’è già una data per l’annuncio ufficiale

Mike Elliott (Foto Mercedes)
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Fabrizio Corgnati

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