Marc Marquez inizia bene il suo Gran Premio di casa a Barcellona. Ma il finale è di nuovo lo stesso: una caduta, la terza di fila 
Sembrava finalmente una gara buona per Marc Marquez, questo Gran Premio di casa in Catalogna. Si era infilato nel gruppo dei primi, stava lottando addirittura per la quinta posizione con Aleix Espargarò e il suo passo era tornato competitivo.
“Mi sono divertito, stavo spingendo, ero di nuovo Marc Marquez“, racconta lui. “Sono stati i sette migliori giri della mia stagione. Sapevo che quando gli altri avrebbero aumentato il ritmo, per me sarebbe stato più complicato, ma ho cercato di restare con loro. Perdevo ad ogni accelerazione, però in frenata cercavo di recuperare. Mi sentivo di poter rischiare, non fa per me correre per un dodicesimo posto o peggio”.
Poi, però, è arrivata un’altra caduta, alla famigerata curva 10 di Barcellona che ha tratto in inganno anche molti suoi colleghi. Per lui è la terza consecutiva e questo non è proprio da Marquez. Altro che essere tornato il vecchio Marc: in carriera non gli era mai capitato, finora, di inanellare tre zeri di fila. “Non ho staccato così aggressivo, anzi Vinales dietro di me ha frenato più tardi, ma non sono riuscito a tenere la moto in pista”, racconta.
Third consecutive DNF for @marcmarquez93! 😱
A #MotoGP first for the eight-times champion! 💢#CatalanGP 🏁 pic.twitter.com/DdpCPzlpgT
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) June 6, 2021
I problemi di Marquez e quelli della Honda
Il lato positivo è che le sue condizioni stanno crescendo: “In generale, in questo weekend non ho avuto tanti limiti fisici. Almeno ci ho provato, a fare qualcosa di diverso in moto. Nella prossima gara in Germania, teoricamente, dovrei avere meno problemi. Ma devo proseguire il recupero: sono preparato psicologicamente a non vincere, so a che punto sto”.
Più migliora la forma di Marquez, però, più iniziano ad incidere le difficoltà tecniche della sua RC213V. “Io non riesco a dare il mio contributo alla Honda, ma è vero che la moto non ci sta aiutando”, afferma. “Dire che cosa ci serva è facile, ma trovare la strada per migliorare lo è molto meno”, mette le mani avanti il Cabroncito. “In accelerazione non abbiamo aderenza e questo ci fa perdere in rettilineo, in frenata non riusciamo a fermare la moto. Sono due problemi diversi, ma credo che la soluzione sia la stessa”.
Il lunedì di test dopo-gara potrebbe offrirgli un’occasione per sperimentare alcuni sviluppi: “Domani dovrei poter girare normalmente, in particolare al mattino”, conclude Marquez. “Per me sarà una giornata più importante di oggi, abbiamo alcune novità da provare e da capire per il futuro”.
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