Dopo lo shakedown a Silverstone Ocon reclama il suo posto in Alpine e ribadisce che il team non ascolterà solo Alonso. 
Chissà se è una certezza o una speranza, di certo le prime giornate di Esteban Ocon con i nuovi colori Alpine sono state da capetto. Sempre sul filo di quell’antipatia che amplifica la grandeur transalpina, il 24enne dal giorno dello svelamento della nuova A521 non ha fatto altro che tessere le lodi di quanto sia bella la livrea che ricalca i colori della bandiera della Francia.
Archiviati i 100 km, pari a 16 giri, completati sul tracciato di Silverstone quale prova generale per verificare il funzionamento dell’auto che debutterà la prossima settimana in Bahrain in occasione dei test invernali, il driver di Evreux ha voluto chiarire a parole il suo status all’interno della scuderia essendoci già dallo scorso anno.
“I tecnici ascolteranno le mie indicazioni”, ha dichiarato ad Auto Motor und Sport, quasi ad autoconvincersi che non verrà snobbato a favore del collega più blasonato Fernando Alonso.
E’ già lotta di nervi con il Samurai?
Dopo i primi passi macinati in Inghilterra sicuro che la monoposto 2021 consentirà a lui e alla scuderia di Enstone di recuperare posizioni malgrado un design un po’ datato specialmente nell’area delle pance, il #31 si è presentato quasi a direttore d’orchestra.
E pensare che, forse complice lo stop obbligato nel 2019, la passata campagna non aveva raccolto un granché terminando 12° nella generale piloti con appena 62 punti contro i 119 di Daniel Ricciardo.
“So cosa devo migliorare e su quali aree ho bisogno di concentrarmi”, ha affermato Ocon sottolineando poi come la politica dell’equipe gestita da Laurent Rossi e Davide Brivio quella della parità assoluta in termini di trattamento. “La politica è quella di ascoltare tutti e di non appoggiarsi al solo Fernando“.
In effetti pure nelle recenti esternazioni pubbliche entrambi i dirigenti hanno assicurato l’assenza di favoritismi. Ma siamo sicuri che Alo accetterà? 
Chiara Rainis
