A un solo giorno dalla morte del patron Fausto Gresini, la squadra fondata dall’indimenticabile imolese è tornata in azione per i test
Non è stato facile, ma da grandi professionisti si sono fatti trovare pronti all’appuntamento. Pur con un’atmosfera pesante nel box e con il dolore del lutto nel cuore, a un solo giorno dalla morte di Fausto Gresini il suo team Gresini Racing è tornato in pista per il primo test pre-campionato delle classi inferiori, a Valencia.
E anche se nella mente resisteva quel pensiero impossibile da spazzare via, l’orgoglio di voler regalare alla memoria del loro patron appena scomparso una stagione da incorniciare ha prevalso. E i portacolori della squadra si sono ben difesi, apparendo addirittura in grande spolvero.
In classe Moto3, particolarmente competitivo è apparso Gabriel Rodrigo, che ha trovato rapidamente una messa a punto già da Gran Premio, mettendo a segno tempi molto competitivi (anche sotto il muro dell’1:39) e raccontando sensazioni in moto davvero promettenti, nonostante una piccola scivolata nella mattinata conclusiva.
“Il test è stato ottimo”, racconta. “Già ieri le sensazioni sono state incredibili, e oggi siamo migliorati ancora con una messa a punto super, e con tempi molto veloci anche con gomma usata. Siamo già più veloci rispetto allo scorso anno e tutto liscio come l’olio, ad eccezione di una piccola caduta. Forse il miglior test in anni per me. Scendere in pista dopo appena un giorno dalla triste notizia di Fausto è stato molto complicato: tutti insieme abbiamo deciso di correre in onore a Fausto e se vogliamo vincere per lui quest’anno, queste prove erano fondamentali. Un onore portare il suo logo sulla moto e faremo di tutto per vincere per lui”.
Più in salita le prove del suo compagno di squadra Jeremy Alcoba, anche per l’assenza del suo capotecnico Ivano Mancurti, che è rientrato a Faenza. Ma il pilota non si è lasciato intimorire e ha lavorato sodo, riuscendo a migliorare il suo feeling soprattutto nel secondo e ultimo giorno.
“Ieri abbiamo iniziato malino, senza il mio capotecnico Ivano c’è stato un vuoto difficile da colmare”, spiega. “Abbiamo lavorato comunque al meglio, ma è stata una giornata complicata nella quale abbiamo cercato soluzioni senza il nostro faro. Oggi è andata un po’ meglio anche se il risultato di oggi avrebbe dovuto arrivare già ieri. La situazione è quella che è, e sono felice di aver comunque iniziato a lavorare in ottica Portimao. Non pensavo nemmeno che avremmo corso questi giorni, credo che il lavoro di questi giorni servirà per regalare a Fausto una stagione nella quale correremo solo per lui”.
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