La ricostruzione dell’incidente in bicicletta e i primi esami medici scongiurerebbero conseguenze gravi per Fernando Alonso
Poteva andare certamente meglio, a Fernando Alonso, ma anche molto peggio. Pur potendo recriminare con la malasorte per l’incidente in bicicletta di cui è stato vittima ieri, a poco più di un mese dal Gran Premio che dovrebbe segnare il suo ritorno in Formula 1, infatti, quantomeno il pilota asturiano ha evitato le conseguenze fisiche potenzialmente più gravi.
La mattina dopo il botto spuntano le ricostruzioni sull’accaduto. Nando sarebbe stato investito da un’automobile mentre si allenava in bici nei pressi del quartiere Viganello a Lugano, in Svizzera, per colpa di un mancato rispetto della precedenza (non è chiaro se da parte sua o dell’autista). Dopo l’impatto sarebbe caduto e avrebbe sbattuto violentemente il volto sull’asfalto, tagliandosi il labbro, perdendo almeno due denti e riportando anche una sospetta frattura alla mandibola.
Il due volte iridato è stato immediatamente raggiunto dai medici, anche per via del fatto che l’ospedale Cantonale di Lugano si trova a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente, e ricoverato dapprima al pronto soccorso, poi al reparto di chirurgia e ortopedia, dove è stato sottoposto ai primi esami radiologici. In un secondo momento è stato trasferito all’ospedale di Berna, specializzato nelle operazioni maxillo-facciali, stando a quanto riferisce oggi La Gazzetta dello Sport, dove proprio oggi dovrebbe finire sotto i ferri.
Ma i riscontri che giungono dalle prime rilevazioni mediche sembrano rassicuranti: lo scontro frontale non sarebbe avvenuto “a velocità eccessiva”, scrive il Corriere della Sera, tanto da escludere “ogni complicazione seria”. I tempi di convalescenza stimati in questo momento, in attesa degli ulteriori esami che si svolgeranno in giornata, sono tra i sette e i dieci giorni, dunque non dovrebbero influire sulla partecipazione di Alonso ai test pre-campionato in programma dal 12 al 14 marzo prossimi.
Uno specialista medico spagnolo, il dottor Jose Gonzales, ha infatti espresso parole di ottimismo ai microfoni del quotidiano sportivo iberico As: “Se è presente una frattura della mandibola, gli esami serviranno a capire se sia scomposta e se c’è necessità di inserire una placca. Se si tratta davvero di una frattura pulita, non serviranno ulteriori esami. In ogni caso, in ciascuna delle due ipotesi, non si tratta di un infortunio grave. Possiamo dire, con quasi totale certezza, che sarà presente ai test in Bahrein senza problemi”.
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