L’organizzazione del Gran Premio del Made in Italy che si terrà a Imola confida nei vaccini per poter ospitare gli spettatori in tribuna 
A Imola anche la politica spinge per favorire la partecipazione del pubblico al Gran Premio di Formula 1 in programma nell’aprile prossimo. Lo storico autodromo intitolato ad Enzo e Dino Ferrari è stato nuovamente inserito nel calendario del Mondiale 2021 a seguito della rimozione (provvisoria) della tappa di Shanghai.
E subito il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha espresso il suo auspicio che il miglioramento della situazione della pandemia di coronavirus possa permettere agli spettatori di occupare le tribune di quello che sarà denominato Gran Premio del Made in Italy, “anche se in misura limitata”.
Il piano di Imola per una gara a porte aperte
Ora a spendersi ulteriormente a favore di questa ipotesi è stato anche il consigliere regionale Daniele Marchetti: “L’ingresso del pubblico non è un aspetto poco rilevante: infatti questo può comportare una variazione dei costi a carico del Con.Ami., perché, se non verrà consentito l’ingresso al pubblico, sul Consorzio imolese saranno scaricati tutti i costi dell’organizzazione, che ammontano a circa 2 milioni di euro”, sono le parole del politico, riferite dal Corriere dello Sport.
La soluzione potrebbe venire dalla campagna vaccinale in corso in questo periodo: “Si apprende dalle parole del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che si sta pensando di far entrare solo i cittadini vaccinati, mentre non si menzionano più i tamponi rapidi. Resta comunque fuori discussione, la necessità che vengano previsti ristori, per non scaricare tutti i costi per l’organizzazione sul Con.Ami e quindi sul Comune di Imola“.
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