Inizio di avventura Ferrari positiva per Sainz che ha girato sui tempi di Leclerc davanti allo sguardo attento del Presidente Elkann. 
Pur trattandosi di un test su una vettura del 2018, l’attenzione attorno a Carlos Sainz questo mercoledì è stata altissima. Oltre al padre, Matador dei rally anni ’90, ad assistere al suo esordio in rosso si è presentato anche il Presidente John Elkann rimasto orfano dell’ad Louis Camilleri.
Dal canto suo lo spagnolo non si è fatto prendere dall’ansia completando il programma previsto senza problemi. Autore di 110 tornate, avrebbe addirittura migliorato il 57″1 firmato da Charles Leclerc martedì.
“Credo che non dimenticherò mai questa giornata”, ha confessato alla fine. “La sveglia è suonata all’alba perché avevamo delle riunioni molto presto prima di cominciare. Quando sono arrivato in pista e ho visto la Ferrari con il mio #55 mi sono molto emozionato lo stesso è accaduto durante il primo giro”.
Poi, messa da parte l’eccitazione è iniziato il lavoro vero. “Sono riuscito a familiarizzare con tutto, dai tecnici ai meccanici, dal volante alle procedure che sono ovviamente un po’ diverse rispetto a quelle a cui ero abituato”.
Cosa ha fatto Sainz a Fiorano
Il 26enne, ricordiamo al volante di una SF71-H, è stato autore di numerose prove partenza per prendere confidenza con la paletta della frizione e i vari pulsanti e manettini del complesso sterzo del Cavallino.
Spesso dentro e fuori dalla zona box, il figlio d’arte, ha anche simulato il cambio gomme per cercare il punto di arresto sulla piazzola senza però l’effettivo intervento dei meccanici.
Per lui il test privato proseguirà anche giovedì, prima di cedere l’abitacolo ad un altro attesissimo, ovvero Mick Schumacher, pronto all’esordio in F1 con il team Haas. Il tedesco macinerà qualche chilometro pure venerdì mattina. Quindi il gran finale toccherà al collaudatore Callum Ilott, come lui membro del vivaio di Maranello. 
Chiara Rainis
