Per Sainz Sr. il sedile Ferrari è una grande occasione per il figlio Carlos. Lo spagnolo sarà in grado di gestire le attese? 
L’interrogativo del momento in F1 è se Carlos Sainz abbia fatto bene a firmare per la Ferrari e se mai per lui ci sarà davvero la chance di vincere qualcosa condividendo il box con l’ingombrante Leclerc. Se a questa domanda non è possibile rispondere, una cosa è certa, chi arriva a Maranello gode di pubblicità perpetua, di conseguenza male che vada il #55 potrà vantarsi per sempre di aver corso per i prestigiosi colori del Cavallino.
“Ha a portata di mano una bella occasione”, le parole dell’omonimo papà sulle pagine di AS. “Sono certo che la Rossa crescerà nel corso della stagione”, ha aggiunto speranzoso il prossimo protagonista della Dakar. La realtà è che la mossa potrebbe rivelarsi un buco nell’acqua, specialmente nel breve periodo quando l’equipe modenese dovrà ancora combattere contro i deficit dello scorso anno.
Il segreto di Carlitos
Pilota veloce senza essere strabiliante, il madrileno è cresciuto nel corso degli anni tanto da risultare , almeno nella stagione appena conclusa, più costante del suo compagno di box, ovvero quel talento cristallino di Lando Norris. Sesto della generale con 105 punti contro i 97 dell’inglese, il 26enne, secondo il CEO della McLaren Zak Brown sarebbe maturato tanto per merito di un “ambiente sano”. In pratica l’atmosfera creata da lui stesso e dal responsabile del team Andreas Seidl sarebbero stati fondamentali per permettergli di compiere tutti i passi necessari per migliorarsi sia in qualifica, sia in gara.
Tranquillità e poca pressione avrebbero dunque giocato un ruolo fondamentale nel suo recente percorso, esattamente ciò che Sainz non troverà in Italia, dove notoriamente le attese sono molte e continue. Riuscirà quindi a gestire l’esigenza di essere sempre al top anche con una macchina non eccezionale? Ma più di tutto, sarà in grado di far fronte agli eventuali favoritismi nei confronti del Principino? 
Chiara Rainis
