Valentino Rossi respinge l’idea di diventare team manager della propria squadra perché per ora vuole continuare a fare il pilota.
Valentino Rossi tra il 2013 e il 2014 ha deciso di mettere in piedi un proprio team nel Motomondiale accompagnato dall’Academy, che ogni anno sforna talenti da mandare nelle due squadre in Moto2 e Moto3. In questi anni questa realtà è cresciuta tantissimo e nel 2018 è arrivato anche il primo titolo iridato in Moto2 con Pecco Bagnaia.
Attualmente tra i protetti di Valentino Rossi già in due sono arrivati in MotoGP: Franco Morbidelli (anche lui iridato in Moto2) e Bagnaia. Presto però questa famiglia potrebbe allargarsi con Luca Marini, fratello proprio del Dottore, che potrebbe trovare presto posto nella classe regina.
Valentino Rossi: “Il lockdown è stato complicato all’inizio”
In un’intervista rilasciata a Marca il #46 ha così risposto al collega che gli chiedeva quando aveva intenzione di passare al comando del proprio team: “Al momento preferisco fare il pilota e per questo correrò ancora un altro anno. Quando lascerò poi sicuramente avrò più tempo per seguire la squadra come team manager. All’inizio è stato complicato durante il lockdown perché volevo uscire e vedere gli amici, poi però mi sono organizzato e ho gestito meglio le giornate. Ora però va molto meglio perché sono tornato a correre”.
Insomma per il momento il Dottore proprio non ne vuole sapere di sedersi dietro una scrivania. A breve dovrebbe arrivare, infatti, l’annuncio del prolungamento almeno di un anno con la Yamaha passando però nel team clienti Petronas. Intanto però c’è già chi scommette sulla possibilità che Valentino firmi addirittura un biennale con la squadra nella quale attualmente milita Fabio Quartararo.
Antonio Russo