Lucio Cecchinello non nasconde la preoccupazione per l’allerta coronavirus e le ripercussioni sul campionato del mondo di MotoGP.
L’annullamento del GP del Qatar non è solo una notizia negativa per piloti, team e fan, ma anche un serio colpo alle casse dei promotori e delle squadre, specie per i team satelliti che non hanno molte risorse finanziarie. La situazione di emergenza imposta dal coronavirus produce effetti economici che, qualora prolungati nel tempo, potrebbero mettere a rischio la sopravvivenza della scuderia stessa.
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Team satelliti a rischio
Per tale motivo Lucio Cecchinello, boss del team satellite LCR Honda, non cela una certa preoccupazione: “In quanto organizzazione sportiva, siamo profondamente preoccupati per questa situazione , ma comprendiamo appieno le decisioni del governo e degli organizzatori. Con la FIM, l’IRTA e la Dorna, stiamo collaborando pienamente per riprogrammare il Gran Premio della Thailandia”. E addirittura Caremlo Ezpeleta ha lasciato intendere che la tappa in Qatar verrà recuperata nel corso dell’anno. “Speriamo che nessun altro Gran Premio venga compromesso a breve termine, ma siamo abbastanza pronti ad estendere la stagione delle corse se necessario”.
A rischio anche la gara di Austin, sebbene al momento sia prematuro pronunciarsi da parte del governo degli States. “Per ora, solo il Gran Premio del Qatar è stato cancellato e stiamo lavorando come previsto per le restanti 19 gare. Speriamo davvero in uno sviluppo positivo degli eventi”. Un sentimento ampiamente condiviso da tutte le squadre, dai piloti e soprattutto da milioni di tifosi che, dopo la lunga pausa invernale, non vedono l’ora di rivedere in azione i propri beniamini. Ma si prevede ancora un mese di attesa per la classe MotoGP. Per il momento possiamo consolarci con le classi Moto2 e Moto3 che in Qatar daranno vita ad un week-end davvero sui generis.