Ancora una volta, John Elkann sembra essere intenzionato a liberarsi di due veri e propri colossi italiani, che hanno fatto la storia del loro settore. Scopriamo i particolari di questa vicenda.
L’Italia è al centro di una grave crisi industriale, che ha colpito tantissimi diversi settori, tra i quali a spiccare c’è l’automotive. John Elkann è il presidente del gruppo Stellantis, il quale ha portato al crollo della produzione nel nostro paese, con il 2025 che rischia di chiudersi a non più di 310.000 veicoli prodotti tra mezzi commerciali ed automobili. Dunque, un problema non da poco per il nostro paese, che deve augurarsi di risollevarsi al più presto. 
Elkann ha fatto discutere e non poco per le decisioni prese nel corso degli ultimi anni, nei quali si è liberato di tanti marchi ed aziende del nostro paese. Nel corso dell’estate, Exor ha venduto il gruppo Iveco a Tata Motors per quanto riguarda la parte commerciale, mentre la divisione della difesa è finita nelle mani della Leonardo. Tutto finito? Nemmeno per sogno, perché il presidente della Ferrari sta facendo nuovamente discutere per l’idea di vendita di un altro gigante del settore dell’editoria, come reso noto in questi ultimi giorni.
John Elkann, pronta la vendita di GEDI a due gruppi
Secondo alcune indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, John Elkann sarebbe interessato a vendere GEDI Gruppo Editoriale, vale a dire quella sezione di Exor che è impegnato nell’editoria. Nello specifico, ci sarebbero già due colossi interessati all’acquisto di La Stampa e Repubblica. In base alle voci che stanno circolando, e che Exor non ha voluto commentare in questo momento, Nem potrebbe mettere le mani su La Stampa, lo storico quotidiano della città di Torino.

Si tratta del gruppo noto come NordEst Multimedia, guidato da Enrico Marchi, mentre il gruppo Kyriakou, composto da amatori greci e proprietari della rete televisiva Antenna, sarebbe Ilf favorito per Repubblica, ma anche per alcune radio di Exor. Dietro ai greci ci sarebbero anche dei fondi provenienti dall’Arabia Saudita, che hanno intenzioni serie in tal senso, con l’obiettivo di portare a casa un’acquisizione molto intelligente dal punto di vista finanziario.





