Il Gran Premio degli USA doveva essere un bagno di sangue per la Ferrari, che ha invece strappato un insperato podio con Charles Leclerc. Forse ad Austin è avvenuto un cambio di passo decisivo.
Mentre Max Verstappen riapre la corsa al titolo mondiale al volante di una Red Bull riscopertasi prima della classe, la Ferrari lascia Austin con un bel podio, un risultato che mancava da Spa-Francorchamps. Charles Leclerc ha lottato come un leone portando a casa il terzo posto, cedendo solo nel finale alla McLaren di Lando Norris nella battaglia per la piazza d’onore. Lewis Hamilton ha chiuso quarto, tenendo a bada senza troppi problemi Oscar Piastri, ovvero il leader del mondiale.
In pochi avrebbero potuto scommettere su una Ferrari superiore alla Mercedes e quasi al livello della McLaren su una pista come quella di Austin, celebre per il suo asfalto sconnesso in grado di mettere in difficoltà le monoposto che hanno problemi con le altezze da terra. Leclerc ed Hamilton vennero squalificati alla fine della gara del 2023 proprio per un consumo eccessivo del fondo. Nonostante le ben note criticità della SF-25, dopo le difficoltà della Sprint Race la Ferrari ha trovato un buon set-up, che ha permesso di ribaltare un week-end nato sotto i peggiori auspici.
Ferrari, trovato finalmente un buon set-up dopo la Sprint Race
Le qualifiche della Sprint Race avevano visto Charles Leclerc e Lewis Hamilton arrancare, ed anche nella “garetta” del sabato, gli alfieri di casa Ferrari non erano riusciti nemmeno a reggere il confronto con la Williams di Carlos Sainz. Nel pomeriggio, durante le qualifiche per la gara domenicale, le SF-25 hanno messo in mostra tutt’altro potenziale, a conferma del fatto che qualcosa di buono fosse stato trovato, e che la messa a punto era riuscita a sbloccare un buon potenziale. Forse, per la prima volta in stagione, la Rossa è migliorata tra il venerdì ed il sabato, e questo è indubbiamente un buon passo in avanti.

Ovviamente, visto l’andamento della stagione, è ancora una goccia nel mare, dal momento che la Ferrari resta l’unico top team a non aver vinto ancora una gara, ma c’è comunque qualcosa di positivo. A Maranello è necessario migliorare l’esecuzione in pista, una criticità sottolineata anche da Hamilton, in modi diretti ed indiretti. Quello di Austin deve essere un punto di partenza, e già da Città del Messico potremo avere delle conferme o delle smentite.