Lewis Hamilton è stato protagonista di un’altra gara incolore e non sta dando ragione alla scelta di chi lo ha fortemente voluto in Ferrari. Il sette volte campione del mondo ora è un punto interrogativo.
Il Gran Premio di Spagna ha visto le McLaren dettare legge, chiudendo con l’ennesima doppietta, guidata da Oscar Piastri come già era accaduto a Shanghai ed a Miami. Lando Norris ha conquistato il secondo posto, scendendo a 10 punti dall’australiano in classifica piloti. La Ferrari è giunta sul podio con Charles Leclerc, mentre Lewis Hamilton è solo sesto, ma non è tanto la posizione del sette volte campione del mondo a far discutere.
Tanto per citare un episodio che non può passare inosservato, a pochi giri dal termine Hamilton è stato superato dalla Kick Sauber di Nico Hulkenberg, autore di una gara eccezionale, al volante di una monoposto nettamente inferiore rispetto alla SF-25. La sensazione è che il nativo di Stevenage sia sul viale del tramonto, come si era già compreso negli ultimi anni in Mercedes, tralasciando solamente alcuni acuti, nei momenti in cui la monoposto era competitiva e gli permetteva di giocarsi podi e vittorie.
Ferrari, ora Lewis Hamilton è diventato un caso
Lewis Hamilton è stato ingaggiato dalla Ferrari per delle cifre impressionanti, visto che si parla almeno di 60 milioni di euro. Soldi spesi malissimo, al momento, perché Sir Lewis sta prendendo bastonate a volontà da Charles Leclerc, che al Cavallino costa molto meno. Considerando le gare domenicali, il britannico è arrivato davanti a Leclerc solamente ad Imola, ma a causa di una sfortunata Safety Car che lo ha favorito, perché viceversa sarebbe giunto nuovamente dietro. Solo il format delle Sprint Race sorride al #44, che ha vinto in Cina ed è arrivato terzo in quella di Miami.

Per il resto, i 23 punti di differenza che ci sono in classifica tra Hamilton e Leclerc non raccontano a sufficienza quello che è l’enorme gap che c’è tra i due in pista. Oltre che di prestazione, la differenza si vede anche negli atteggiamenti, visto che Sir Lewis appare molto demotivato, quasi come un pensionato, consapevole di aver ancora poco da poter dare a questo sport.
Quando l’auto è performante, riesce ancora a dare il meglio di sé, ma se c’è da tirare fuori qualcosa in più, non c’è verso. La Ferrari ha un giovane interessante come Oliver Bearman, e per il 2026 è il caso di pensarci. Ovviamente, per questioni di marketing il contratto non verrà mai stracciato, ma se questo dovesse essere l’andazzo anche per il resto di questa stagione, ci sarà molto da riflettere sulla scelta fatta.