Un dipendente dell’Alfa Romeo ha accennato alla possibilità che presto arriverà una nuova auto sportiva di lusso nella gamma.
L’Alfa Romeo ha bisogno di risvegliare l’animo sopito dei puristi. Da sempre il Biscione è sinonimo di sportività estrema, ma negli ultimi anni ha pensato al business. Di fatto in questo periodo storico le auto di lusso più ricercate sono gli Sport Utility Vehicle. Per la prima volta il brand milanese, facente parte del Gruppo Stellantis, ha deciso di puntare tutto su vetture a ruote alte con tanto spazio a bordo. È cambiata la concezione perché Lamborghini, Bentley, Aston Martin e persino Ferrari hanno deciso di puntare su un concetto di SUV molto accattivanti. L’Alfa Romeo ha cambiato il suo DNA per salvarsi e tornare a fare la voce grossa su un mercato in forte espansione a livello internazionale.
I fatturati sono tornati positivi. In questa ottica vedremo sempre più marchi passare a un certo concetto di produzione per rispondere alle svariate esigenze dei clienti. Una biposto o una 2+2 crea forti limitazioni nel trasporto di adulti e bagagli. Oggi c’è l’idea che in unica vettura vi debbano essere racchiusi tutti i concetti di guida. I SUV offrono una ampia platea di acquirenti per questo motivo, un’auto sportiva nuda e cruda rimarrà, come in passato, per una nicchia di appassionati. Di conseguenza non sono più i tempi del Duetto o della Spyder del Biscione.
Solo chi ha qualche ruga sul visto investirebbe una grossa cifra per una Coupé Cabriolet per toccare performance top. I vertici della Casa di Arese hanno sperimentato con il lancio della 33 Stradale un nuovo livello di sportività, ma è stata una serie limitata per pochi privilegiati. L’Alfa non produce una vettura sportiva dai tempi della 8C e della 4C. Sarebbe ora di rispolverare lo stile audace del Biscione.
Un dirigente dell’Alfa Romeo si è lasciato sfuggire una indiscrezione che già fa sognare i puristi. In un’intervista a Car Magazine il responsabile marketing dell’azienda milanese ha dichiarato: “Chiunque lavori in Alfa Romeo vi dirà che vorremmo avere un’altra auto ad alte prestazioni ma accessibile“. Tuttavia, Cristiano Fiorio ha affermato che l’azienda deve “consegnare” prima di concentrarsi sui “sogni”.
Come ha raccontato Fiorio, “Produrre un modello all’anno, dimostrando di essere in grado di realizzarlo, di renderlo redditizio, di raggiungere numeri accettabili per l’investimento fatto. Una volta che avremo ottenuto risultati concreti, potremo sognare“. In sostanza, l’azienda deve concentrarsi su modelli di punta come la Giulia e la Stelvio di nuova generazione, prima di lanciarsi in un nuovo progetto sportivo.
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