Il 7 volte iridato, Lewis Hamilton, ha sostituito Carlos Sainz alla Ferrari. Dopo la tappa corsa a Jeddah ci sono andati giù pesanti i reporter spagnoli.
La Scuderia Ferrari ha scelto di intraprendere un nuovo corso, investendo tantissimo per strappare Lewis Hamilton alla Mercedes. Una proposta indecente ha convinto l’anglocaraibico a iniziare una terza fase di carriera. Dopo 105 GP vinti in F1 c’era una clamorosa attesa nel vedere il numero 44 sulla Rossa, ma salvo un trionfo a sorpresa nella SR, non sono arrivati risultati successivi di spessore.
Lewis Hamilton ha un atteggiamento da ex pilota. Non sembra sforzarsi per trovare delle soluzioni o adattarsi alle caratteristiche della nuova monoposto. La SF-25 non sarà un’auto da titolo ma nelle mani di Leclerc, quasi sempre davanti all’inglese in qualifica e in gara, è una vettura almeno in grado di calcare un podio nella tappa di Jeddah. In questa fase l’anglocaraibico sta avendo un rendimento inferiore a Kimi Antonelli che, da rookie, lo sta sostituendo in modo egregio.
E’ stato chiesto a Lewis i motivi di questo ritmo così lento. La risposta, rilasciata ai microfoni di RaceFans, è stata scioccante: “Un trapianto di cervello“. Un 7 volte iridato avrebbe bisogno di cambiare mind-set per guidare al limite la Rossa? “Devo fare un respiro profondo – ha spiegato Lewis – So che i tifosi non sono felici. Sono sicuro che neanche la squadra è contenta. E sono certo che neanche i capi sono contenti. E nemmeno io sono contento dei miei risultati. Tutto quello che posso fare è continuare a credere in me stesso, rimanere positivo e continuare a lavorare. Ed è quello che sto cercando di fare“.
La risposta di Sainz non si è fatta attendere. Sulla Williams deve rimettere in discussione ciò che ha imparato in precedenza. “Non è disimparare, perché quello che ho imparato mi rende veloce in alcune curve, ma in altre non devo fare quello che facevo prima in ingresso di curva e in frenata. È quasi impossibile essere veloci in tre gare con una macchina nuova“, ha affermato il figlio d’arte del Matador ai microfoni di MARCA.
“Si montano le gomme morbide e si deve riorganizzare tutto per trovare quel decimo in qualifica. Non sono messo male, devo solo fare tutto per bene durante il weekend, senza penalità, e trovare il tempo in Q2, che ora è il giro della nostra vita. Senza quel giro sei finito, perché parti dietro e non puoi sorpassare come abbiamo visto a Suzuka“, ha assicurato lo spagnolo alla stampa iberica al termine del GP del Bahrain.
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