Il Gruppo Stellantis sta vivendo una fase di crisi profondissima. E’ paradossale come si sia passati da una crescita repentina a una flessione preoccupante.
Il settore automobilistico è in crisi su scala globale, Stellantis è pronta ad affrontare nuove sfide dopo lo scossone ricevuto a Piazza Affari. Dubbi e confusione tra gli azionisti che vedono crollare i loro investimenti. A causa delle preoccupazioni per l’impatto dei dazi statunitensi sulle importazioni dal Canada e dal Messico, entrati in vigore oggi con un’aliquota del 25%, il titolo di Stellantis ha perso il 4,8%, scendendo a 7,59 euro alla borsa di Milano.
Considerato che il gruppo proprietario, tra gli altri, dei marchi americani Chrysler e Jeep, produce diversi modelli in Messico e in Canada, le tariffe imposte da Donald Trump potrebbero avere delle conseguenze devastanti. Gli analisti di Bloomberg stimano un’erosione del reddito operativo di circa 3,4 miliardi di euro. Secondo quanto comunicato dalla casa automobilistica, il fatturato consolidato del gruppo per il trimestre conclusosi il 31 marzo 2025 è stato stimato in 1.218.000 unità, con una contrazione del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ovvero il primo trimestre del 2024.
Secondo le previsioni consensuali di Visible Alpha, gli analisti si aspettavano che le vendite di Stellantis sarebbero state di poco superiori a 1,3 milioni di unità nel primo trimestre di quest’anno: fotografia del mercato nord americano fortemente in crisi. In Europa si aggiungono altri problemi legati alle normative, oltre al calo della domanda e al costo del lavoro. Settant’anni fa, nel marzo del 1955, la Cgil subì una sconfitta alle elezioni interne della FIAT, rivelando il fallimento di una politica sindacale distaccata dalle trasformazioni del lavoro. Oggi, come ieri i sindacati, forti delle esperienze passate, rivendicano i diritti degli operai che sono molto esposti in questo periodo di crisi.
Nelle tre regioni geografiche Africa-Medio Oriente, America Latina e Cina, che sono diventate il vero cuore pulsante delle vendite finanziarie di Stellantis, il fatturato è, invece, aumentato del 4% nel periodo, raggiungendo le 323.000 unità. Stellantis sta continuando a volare in Sud America, beneficiando della forte crescita del mercato automobilistico, soprattutto in Brasile e Argentina.
La politica internazionale avrà un ruolo centrale per il futuro di Stellantis, che di certo reagirà con nuove idee e progetti, ma il progresso non sta facendo rima con successo. Le difficoltà di battere competitor agguerriti che possono vantare proposte più economiche aumenteranno di mese in mese.
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