In top class ci sarà uno stravolgimento naturale dopo la caduta dal trono di Bagnaia. Spetterà a Martin decidere se ereditare sul cupolino il numero 1.
Jorge Martin si è laureato, per la prima volta, campione del mondo in MotoGP, dando lustro anche al team satellite Pramac. In precedenza c’era andato vicino anche Franco Morbidelli a conquistare nel 2020 la corona in top class in sella ad una moto non ufficiale, ma alla fine la spuntò Mir su Suzuki. Stavolta Martin, dopo un finale di stagione scorso tribolato, non si è lasciato sfuggire la chance, conquistando con due terze posizioni l’ambito riconoscimento.
La favola dello spagnolo ha avuto un lieto fine, ma non per Ducati. La perdita del numero 1 sul cupolino rappresenta un danno d’immagine importante per la squadra emiliana. Infatti, i tecnici avrebbero potuto prendere, nel dubbio, strade alternative, garantendo la terza GP25 a Martinator. Messo, invece, spalle a muro dall’addio anche della Pramac in direzione Yamaha, Jorge ha scelto di legarsi all’Aprilia, insieme a Bezzecchi.
La Ducati, in un colpo solo, ha perso tre promettenti talenti. Oltre ai due nomi sopracitati anche Bastianini lascerà la Rossa per affrontare una nuova avvenuta nel box della KTM Tech3. Marc Marquez rappresenterà, non solo in termini commerciali e di blasone, un nuovo comandante nella squadra emiliana ufficiale, ma rimangono i dubbi sulla decisione di perdere un campione più giovane e in perfetta forma fisica. Le condizioni della spalla destra di MM93 lo espongono sempre a rischi. Un altro infortunio all’omero martoriato significherebbe la fine dei giochi, senza dimenticare i casi di visione doppia sempre in agguato.
Il madrileno ha, ampiamente, meritato la possibilità di scegliere se conservare il suo numero 89 o optare per il numero 1. In carriera potrebbe anche non ricapitargli questa possibilità. Nel dubbio ai test svolti a Barcellona il neo acquisto della Casa di Noale ha sfoggiato un numero 89 sulla carena.
Jorge Martin, come riportato su Motorsport.com, ha dichiarato: “Ho un mese per decidere. La decisione è più che presa in realtà, ma abbiamo qualche settimana prima di renderla pubblica. Ma la cosa importante è aver messo la seconda stella (il secondo riconoscimento iridato, che infatti era rappresentata sulla carena della sua Aprilia nei test di martedì), non il numero“. Per questioni di merchandising l’ex Pramac potrebbe anche scegliere di lasciare il numero 89.
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