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Land Rover, chi c’è dietro i suoi motori: si tratta di un vero colosso dell’auto

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Giovanni Messi

Oggi vi parleremo del brand Land Rover, e di chi si occupa della produzione dei suoi motori. La risposta vi lascerà senza parole.

Tra i brand di auto più apprezzati in assoluto, la Land Rover occupa un posto di alto livello, soprattutto per via del sotto-brand Range Rover, che realizza dei SUV di lusso a dir poco eccezionali. Ebbene, oggi vi sveleremo chi è che si occupa di produrre i motori di questo costruttore, che sono molto discussi visti i problemi di affidabilità che alle volte hanno presentato, lasciando con l’amaro in bocca i clienti.

Land Rover svelato il mistero (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Al giorno d’oggi, la Land Rover costituisce un gruppo unico con la Jaguar, il Jaguar-Land Rover, per livelli di lusso e prestazioni di primissimo livello. Le vetture però non hanno le stesse motorizzazioni, ed i SUV dall’eleganza innata e dalle performance quasi da supercar sono spinti da propulsori inediti. Andiamo a scoprire nel dettaglio chi si occupa della loro produzione.

Land Rover, ecco chi realizza i suoi motori

La risposta a chi produca i motori del marchio Land Rover non è affatto banale, ed è stata data da un articolo pubblicato sulle colonne di “Motor1.com“. Essi sono motori modulari, ottenuti partendo da un cilindro che poi il costruttore può moltiplicare a proprio gusto, e vengono prodotti dalla Ingenium. La pioniera di questa tecnologia, per chi non ne fosse a conoscenza, è stata la BMW, che realizzò nel 2009 dei propulsori turbo da 3, 4 e 6 cilindri.

Range Rover in mostra (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Essi erano disponibili, a piacimento del cliente, sia a benzina che a gasolio, e poi questa tipologia di motori è stata adottata anche dal gruppo composto, appunto, da Jaguar e Land Rover. L’architettura modulare è sicuramente il grande vantaggio di questi propulsori, e si possono ottenere delle unità che arrivano anche a 6 cilindri, come accadeva nel caso della BMW. Il cilindro di partenza è di circa 500 cc di cilindrata, ed anche nel caso di questi brand, è possibile scegliere tra benzina e gasolio come fonte di alimentazione.

Dal 2019 è in produzione il motore meno potente, che ha 160 cavalli di potenza massima, ma ce n’è uno che può regalare performance ben più elevate. Stiamo parlando dell’AJ200 da 2,0 litri, che può essere da 200 o da 404 cavalli, con diverse potenze nel mezzo. Per dei SUV di quelle dimensioni e di quel livello, la potenza deve essere parecchia, ma sull’affidabilità, come detto, c’è ancora da migliorare.

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Giovanni Messi

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