I fan della Scuderia Ferrari possono tirare un sospiro di sollievo. La squadra modenese conserverà lo status di “protetta” del circus.
Avere dei favoritismi in termini economici, sulla base di un principio di anzianità in una competizione, non vuol dire essere i probabili vincitori in pista ed è la storia degli ultimi anni ad insegnarcelo. Il bonus storico che permette alla Ferrari di acquisire un grande vantaggio economico sulla concorrenza non è stato sfruttato degnamente nell’era ibrida.
La Rossa è rimasta al palo dal 2008. Si sono imposte la BrawnGP, la Red Bull Racing in due diversi cicli tecnici e la Mercedes dal 2014 al 2021. I primi trionfi in F1 iniziarono con la vittoria di José Froilán González nel GP di Gran Bretagna nella stagione 1951. Da allora la Scuderia modenese ha conquistato 16 titoli costruttori. Dopo quello del 1961 i successivi si sono arrivati nel 1964, 1975, 1976, 1977, 1979, 1982, 1983, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2007 e 2008.
La Rossa ha conquistato 15 Mondiali di F1 piloti. Liberty Media sta discutendo con le squadre il nuovo Patto della Concordia che dovrà entrare in vigore dal 2026. I team stanno puntando, come sempre, il dito contro la Ferrari per il trattamento economico favorevole che riceve in quanto unica squadra da sempre in griglia. La Rossa ha presenziato al primo campionato nel 1950 e nonostante le prese di posizione di Enzo in passato non ha mai mollato il circus.
Ogni volta che si ridiscute il Patto della Concordia le altre squadre provano a mettere in difficoltà il Cavallino su questo privilegio storico. Il costruttore prende una fetta di proventi più elevata e continuerà a farlo. Il CEO della Formula 1 Stefano Domenicali, ex membro della Ferrari, non ha nessuna voglia di togliere i diritti acquisiti in passato alla Rossa.
Ogni team, generalmente, si accorda con il promotore nel momento in cui si trova una base di convergenza sulle norme condivise. Il Patto della Concordia stabilisce in quale percentuale i team ricevono una quota del montepremi (una quota del 50% dei profitti della F1). Con 3 miliardi di dollari messi in cassa, le Scuderie hanno beneficiato di una quota di premi pari al 45%.
La Rossa si è presa la fetta della torta più grande e conserverà il privilegio anche in futuro. Ora dovranno arrivare i risultati. Nella prossima annata arriverà Lewis Hamilton al posto di Sainz. Il salto di qualità sarà notevole. perché i fan sono impazienti di arrivare al tanto agognato riconoscimento iridato.
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