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Formula 1

F1, si punta a fermare la Red Bull: la nuova regola cambia tutto

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Giovanni Messi

In F1 l’obiettivo è quello di cambiare le cose e di livellare i valori in campo, e da Singapore fa il suo ingresso una novità.

La Red Bull sta dominando l’epoca delle F1 ad effetto suolo, ed è ormai un anno che vince praticamente solo lei. Dal 24 di luglio del 2022, data del GP di Francia, solamente la Mercedes di George Russell è riuscita ad inserirsi nel dominio del team di Milton Keynes, vincendo in Brasile.

F1 Red Bull con Verstappen in azione a Zandvoort (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

Max Verstappen viaggia spedito verso la conquista del terzo titolo mondiale di fila, con la Red Bull che è vicina al sesto alloro iridato tra i team. La F1 di oggi è la più scontata di sempre, con la FIA che si prepara ad intervenire in modo serio per cercare di vederci chiaro su un aspetto.

F1, inizia la lotta alle ali flessibili con la nuova regola

Dopo circa un anno dalla TD39 che cambiò le F1 ad effetto suolo, si tornerà molto presto a parlare di direttive tecniche, dal momento che la FIA ha preso una decisione ben precisa. Secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, la FIA avrebbe emesso la TD018, che definisce i vincoli di progettazione delle ali anteriori e posteriori.

Red Bull con Verstappen in azione a Zandvoort (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

L’obiettivo è quello di controllare anche i loro supporti, con l’obiettivo di evitare che le ali possano flettere. Dunque, si tratta di una lotta alle ali flessibili, che da ormai molto tempo fanno discutere. La nuova direttiva tecnica farà il proprio debutto a partire dal Gran Premio di Singapore.

Entro l’8 di settembre, i team di F1 dovranno consegnare i disegni delle loro ali al direttore tecnico della FIA, vale a dire Nicholas Tombazis, e da lì in poi si vedrà quali squadre saranno in regola e quali no. Tuttavia, c’è da dire che non siamo di fronte ad una novità assoluta, dal momento che di ali flessibili se ne parla da molto tempo, e già dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan c’era stato un intervento non da poco.

Ad esserne colpita era stata l’Aston Martin, a cui era stata bocciata una soluzione, e c’è da dire che i risultati si sono visti, dal momento che, dopo il Canada, la verdona era sparita dai radar. In un primo momento si dava la colpa agli sviluppi portati proprio a Montreal, ma poi si è venuto a sapere che l’intervento fatto sull’ala può aver cambiato le cose.

Tornando al giro di vite che ci sarà da Singapore, ecco i quattro punti sui quali si interverrà. Le ali saranno illegali se:

  1. Gli elementi delle ali che possono traslare verticalmente, longitudinalmente e trasversalmente rispetto alla carrozzeria alla quale sono fissati;
  2. Gli elementi alari che si dimostrano in grado di ruotare rispetto alla carrozzeria alla quale sono fissati;
  3. Progetti che sfruttano raccordi elastomerici, sezioni cedevoli del profilo alare o laminato sottile o flessibile;
  4. Progetti che vanno a sfruttare bordi di uscita morbidi sugli elementi alari per evitare che si formino delle fessurizzazioni localizzate.

A questo punto, sarà molto curioso cercare di capire chi ne verrà favorito e chi penalizzato, ed in molti sperano ovviamente che la Red Bull possa risentire di tale intervento. Le squadre che spesso sono state messe sotto accusa per il potenziale utilizzo di ali flessibili sono state proprio quella di Milton Keynes, ma in passato, si era parlato anche della Mercedes.

La Federazione Internazionale, con questo intervento, ha deciso di prendere seriamente in mano la situazione, e va specificato che c’è anche una deroga prevista. Essa sarà applicata nel caso in cui avverrà l’assemblaggio del fondo ed uno slot laterale che può essere aperto per portare ad unire i flap alla paratia dell’ala anteriore.

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Giovanni Messi
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