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Formula 1

La Ferrari ci crede ancora? In arrivo una novità sulla vettura

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Giovanni Messi

In casa Ferrari lo sviluppo della SF-23 non si fermerà nonostante un inizio terribile. Potrebbe cambiare presto la sospensione posteriore.

L’avvio di stagione della Ferrari è stato un vero e proprio incubo, un qualcosa che difficilmente era immaginabile visti i proclami invernali. Che la SF-23 non fosse proprio un fulmine di guerra lo si era capito già dalla prima giornata di test in Bahrain, disputati esattamente un mese fa, quando Charles Leclerc scese in pista per il suo turno di guida pomeridiano, sostituendo Carlos Sainz che aveva girato al mattino.

Ferrari SF-23 cambia la sospensione posteriore (LaPresse)

Il primo long run del monegasco fu un vero e proprio disastro, e la sua espressione scura in volto rese bene l’idea della situazione. I tempi in simulazione di passo gara sono rimasti ad un secondo dalla Red Bull anche nelle prove libere di Sakhir, e man mano che si avvicinava la gara, sembrava sempre meno possibile che il Cavallino si stesse nascondendo.

Le cose non hanno fatto altro che peggiorare in casa Ferrari, visto che in Bahrain è arrivato anche il ritiro di Charles Leclerc per il guasto alla centralina, e le performance non riescono ad arrivare. Nelle ultime ore, si sono sparse indiscrezioni che parlano di un cambiamento importante che è atteso per le prossime gare.

Ferrari, attesa una nuova sospensione posteriore

Le ultime voci che fuoriescono da casa Ferrari parlano di un progetto, quello della SF-23, che non verrà di certo abbandonato, e sul quale si continuerà a spingere a suon di sviluppi. A Jeddah la Rossa è andata molto male, ma non per una questione di degrado gomma, dato che la pista saudita non stressa le coperture, ma per una semplice mancanza di passo quando l’auto è carica di carburante.

In altre parole, la SF-23 è nettamente più lenta della Red Bull non per un degrado anomalo, come si era visto in parte in Bahrain, ma per un qualche motivo ancora oscuro. Uno dei problemi è legato al fatto che questa macchina, al contrario della RB19, non riesce a viaggiare radente al suolo come sembrava dalle simulazioni in galleria del vento, e questo non permette di sfruttare al meglio l’effetto suolo.

Frederic Vasseur ed i suoi uomini hanno deciso che questa vettura verrà sviluppata, ed uno dei cambiamenti principali, secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, riguarderebbe il rifacimento della sospensione posteriore. Il braccio dovrebbe essere ancorato in maniera differente alla scatola del cambio, per impedire che il retrotreno non si alzi troppo quando si va in fase di accelerazione.

L’obiettivo è quello di far viaggiare questa macchina con l’altezza da terra più bassa possibile, anche se dietro a tutto questo progetto si è partiti da un’idea di base ben differente rispetto allo scorso anno. La Rossa della passata stagione era molto veloce in curva, ma pagava tanto nei rettilinei, non riuscendo a competere con le strabilianti performance della Red Bull, soprattutto con DRS aperto.

La paura di molti è che su questa auto si sia andati alla ricerca di efficienza aerodinamica sacrificando troppo la downforce, con effetti devastanti sulla gestione degli pneumatici ed anche delle altezze da terra, anche se quest’ultimo fattore potrebbe essere legato anche ad un ulteriore aspetto

La SF-23 è lenta per via della direttiva tecnica TD39?

Ricordiamo che la Ferrari dello scorso anno andò in grande difficoltà a partire dal Gran Premio del Belgio, quando la FIA introdusse la direttiva tecnica TD39 per controllare il porpoising e la gestione dei fondi. La Rossa del 2022 era una vettura velocissima quando riusciva a viaggiare a contatto con il suolo, ma la modifica al regolamento cambiò del tutto le carte in tavola.

Ferrari SF-23 con Sainz a Jeddah (ANSA)

Quest’anno, per giunta, sono stati aggiunti altri 15 mm di altezza in base alle nuove regole, e non è da escludere che una delle cause dei mali della SF-23 sia proprio questa. Va detto che la cosa non sarebbe di certo una giustificazione, visto che tutti gli altri sono riusciti a crescere, soprattutto la Red Bull che fa uno sport a parte da ormai tanto tempo.

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Giovanni Messi
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