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Formula 1

Prova di forza di Perez a Jeddah: messaggio diretto a Verstappen?

Published by
Chiara Rainis

In Arabia Saudita Perez ha vinto sfuggendo ai temuti ordini di scuderia Red Bull. Anche per questo non stava più nelle pelle all’arrivo.

Alla fine ha trionfato lui. Sergio Perez. Il poleman del sabato non si è fatto beffare da nessuno, neppure dal compagno di squadra Verstappen,  davvero in giornata d’oro, tanto che il pubblico lo ha premiato come  “Pilota del Giorno”. Dopotutto come poteva essere altrimenti. L’olandese, scattato dalla piazzola 15 per il guasto al semiasse che lo ha colpito nella seconda fase delle qualifiche e costretto ad un’ulteriore sostituzione del cambio, forte di una RB19 super competitiva, ha dato vita ad una solida rimonta che lo ha portato a chiudere secondo.

Il pilota Red Bull Sergio Perez (Ansa Foto)

E chissà, forse avrebbe avuto anche il potenziale di fare meglio, se Checo non fosse stato in forma quanto lui, e in grado di rispondere ad ogni suo attacco a suon di giri veloci. Il momento clou del GP di Jeddah della Red Bull sono state proprio le fasi conclusive quando il messicano temeva l’arrivo del compagno e soprattutto la famosa chiamata dal muretto di lasciar passare il campione del mondo.

E il #11 non ha fatto nulla per nascondere questa paura. Ad esempio quando il suo ingegnere gli ha domandato di girare sull’1″33. E lui, insospettito dal fatto che il collega di marca stessere tenendo un passo da 1″32, ha più o meno platealmente invitato il box a non fare scherzi già al secondo round dell’annata.

Da lì ottenuto il via libera a battagliare, il driver di Gudalajara non si è più fermato, martellando fino al traguardo, anche se il giro più veloce è andato al #1 che, famelico, non ci ha pensato neppure a fargli un favore e a consegnarli l’extra, fedele al monito “per un punto Martin perse la capa”.

Perez vince e risponde a Verstappen

In ottica lotta iridata, il figlio d’arte ha fatto di tutto per recuperare quanto possibile dopo la sfortuna di sabato. Perché la sensazione è che se non ci fosse stato tale imprevisto Mad Max sarebbe andato liscio come l’olio verso un altro successo, incrementando il vantaggio nella generale.

E’ stata più dura di quanto mi aspettassi“, ha confessato il 33enne.  “Avevo fatto un buonissimo lavoro nel primo stint, ma sembrava che la safety car volesse togliermi il primo posto. Stavolta però ho detto di no. Questo circuito mi doveva la vittoria dall’anno scorso e alla fine ce l’ho fatta“.

Con il sorriso tipico dei giorni gloriosi, Sergio ha ringraziato meccanici e tecnici per aver risolto tutte le problematiche che avevano colpito la sua macchina nel corso del weekend, anche se da subito era apparso scontato che gli energetici avevano un altro ritmo rispetto alla concorrenza.

I ragazzi hanno fatto tutto al top“, ha affermato. “Durante il fine settimana abbiamo patito diversi imprevisti, ma loro sono sempre stati sul pezzo e si sono dimostrati in grado di  risolverli. Sono veramente contento per loro. Adesso è giusto festeggiare“.

Sebbene l’esito conclusivo sia stato quello sperato, non tutto è stato perfetto. In particolare lo start, in cui l’ex Racing Point non è stato capace di fronteggiare lo slancio dell’Aston Martin di Fernando Alonso.

Abbiamo ancora un po’ da fare sotto quel punto di vista, in quanto abbiamo cambiato la procedura“, ha svelato. “C’è senz’altro qualcosa da rivedere per tentare di scattare in maniera più incisiva in futuro“.

E proprio sul tema avvenire si è concentrata l’ultima riflessione del trionfatore dell’evento saudita. La monoposto ha nuovamente dimostrato di essere di un’altra categoria nel confronto con le altre, dunque, con ogni probabilità la sfida anche nei prossimi eventi sarà circoscritta alla famiglia. Una prospettiva, con annesse possibili tensioni tipo quelle vissute nel 2022, che Checo vuole guardare solo dal lato positivo.

Continueremo a spingere al massimo“, ha promesso. “L’aspetto più importante è che la nostra vettura si sia attestata come la più veloce. Questo ci deve rendere contenti“, la sua considerazione finale.

Sul fronte classifica generale, dopo due round disputati, Perez è secondo ad una sola lunghezza da Mad Max.

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Chiara Rainis

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