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Formula 1

Ferrari, follia dalla Spagna: Sainz prima guida sulla Rossa

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Giovanni Messi

La stampa spagnola non ha dubbi sul fatto che Carlos Sainz sia uscito dal Bahrain come prima guida della Ferrari. Ecco come stanno le cose.

Il Gran Premio del Bahrain ha messo in campo dei valori nudi e crudi, con la Red Bull che ha dominato la scena grazie ad una RB19 perfetta, magistralmente condotta da Max Verstappen e da Sergio Perez. L’Aston Martin di Fernando Alonso ha completato il podio, mentre per la Ferrari pare essere davvero notte fonda.

Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz in battaglia (ANSA)

L’unica Rossa che ha chiuso a punti è stata quella di Carlos Sainz, che è giunto quarto dopo essere stato sverniciato a pochi giri dalla fine dal suo connazionale. Il nativo di Madrid si è lamentato via radio, affermando che non poteva spingere per difendersi, altrimenti non sarebbe arrivato a fine gara nonostante l’utilizzo della gomma Dura.

Al termine di una corsa di sofferenza, lo spagnolo ha affermato che la Ferrari non permette ai piloti di spingere liberamente per via di un eccessivo degrado delle mescole. Si tratta di parole a dir poco inquietanti, che fotografano una situazione di crisi profonda, mentre la Red Bull pare giĂ  avviata alla conquista del titolo mondiale.

Ferrari, la stampa spagnola esalta Carlos Sainz

La stampa spagnola è sempre molto sciovinista, nel senso che tende sempre ad esaltare i propri rappresentanti, anche quando non ce n’é motivo. Non è questo il caso di Fernando Alonso, strepitoso terzo con l’Aston Martin dopo una gara condotta con il coltello tra i denti, mentre è ben diversa la situazione relativa alla lettura della corsa in casa Ferrari.

La testata “Marca“, ovvero il riferimento sportivo assoluto nella penisola iberica, ha così descritto la prima tappa stagionale all’interno della Scuderia modenese: “La nota negativa del Gran Premio del Bahrain è rappresentata da Charles Leclerc. La sua Ferrari lo ha costretto al ritiro, impedendogli di tagliare il traguardo e di portare a casa dei punti importanti in chiave campionato. Buona prova, invece, per Carlos Sainz, che ha iniziato la nuova stagione nelle vesti di primo pilota per la Rossa“.

Si tratta di un’analisi assolutamente priva di fondamento, perché, come vedremo in seguito, i due del Cavallino erano nettamente distanziati al momento del ko della centralina sulla Rossa di Charles Leclerc. La differenza di passo tra i due pare essere incolmabile in questo momento, e la cosa negativa per Carlos Sainz sta nel fatto che, durante i test, appariva messo molto meglio rispetto al monegasco al volante di quest’auto.

Ci sarà ora da capire se Sakhir è stato solo un week-end storto per il madrileno, o se tra i due c’è effettivamente un gap incolmabile. L’analisi della stampa spagnola, come detto, è a dir poco faziosa, ed il fatto che siamo solo alla prima gara non fa sperare in nulla di buono per il futuro.

Leclerc nettamente piĂą veloce di Sainz in Bahrain

Tralasciando le follie della stampa spagnola, Carlos Sainz è stato nettamente battuto in Bahrain da Charles Leclerc. Dopo un inverno passato ad affermare che avrebbe potuto vincere il mondiale, cosa comunque difficile con questa Ferrari, la tappa di Sakhir ci ha detto che tra i due Carli c’è una netta differenza a livello di ritmo.

In qualifica, il monegasco ha battuto il compagno di squadra nonostante non abbia effettuato l’ultimo tentativo per risparmiare, inutilmente, un treno di gomme Soft, ed in gara il gap è stato ancor più grosso. Dando un’occhiata ai tempi, si evince chiaramente la superiorità di Leclerc, visto che con Sainz c’è stato equilibrio solo nelle prime battute.

Lo spagnolo ha cercato di dar fastidio alla Red Bull di Sergio Perez nei primi 4-5 giri, sfruttando anche l’utilizzo del DRS, ma una volta persa la disponibilità dell’ala mobile, il figlio del due volte campione del mondo rally ha iniziato a crollare, senza alcuna possibilità di competere con i primi.

F1 Ferrari e Red Bull in Bahrain (ANSA)

Al momento del ritiro di Leclerc, il gap di Sainz era di circa 10 secondi dal compagno di squadra, un distacco enorme per pensare di poter competere ad armi pari. La Scuderia modenese, tuttavia, ha al momento ben altri problemi e non può permettersi di pensare alla gestione dei piloti, visto che quello diverrà un team solo quando ci sarà una monoposto competitiva a loro disposizione.

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Giovanni Messi
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