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Motociclismo

Superbike, GP Indonesia Gara 1: Bautista domina ancora la scena

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Giovanni Messi

Nulla da fare per nessuno contro il dominio di Alvaro Bautista in Superbike, che prosegue anche in Indonesia. La Ducati fa un altro sport.

Sembra esserci davvero poca storia in questa stagione 2023 della Superbike, sulla quale Alvaro Bautista ha già imposto la propria dittatura. Il campione del mondo, dopo aver vinto Gara 1, Gara 2 e la Superpole Race in Australia, è ripartito a razzo anche in Indonesia, dominando la scena in Gara a Mandalika, su una pista molto moderna ma anche tecnica ed interessante, che mette a dura prova la tenuta delle moto.

Superbike Alvaro Bautista domina anche in Indonesia (ANSA)

Ancora una volta, la pole position era stata appannaggio di Toprak Razgatlıoğlu in sella alla Yamaha, con la moto giapponese che in qualifica sembra averne per reggere il confronto contro la Ducati, cosa che poi però viene del tutto meno in gara, quando il ritmo della Panigale V4 R fa una differenza difficile da colmare.

Nei primi sei giri, il campione del mondo della Superbike nel 2021 aveva tenuto duro, mantenendo la prima posizione prima di cedere all’impeto del campione spagnolo, che sembra gestire le gare sempre alla stessa maniera, per poi giungere al medesimo risultato. Infatti, Bautista lascia sfogare i rivali nelle prime fasi di gara, mettendosi in gestione delle gomme, della benzina e di tutto il resto, per poi salire in cattedra quando conta.

Anche in Australia era accaduta una cosa simile, ed in quel caso era stata la Kawasaki di Jonathan Rea, durante la gara del sabato, a tenere dietro il campione, che però dà sempre l’impressione di tenere tutto sotto controllo. Tornando alla gara di oggi, come detto, dopo pochi passaggi Bautista ha preso il comando senza problemi, condannado Razgatlıoğlu alla seconda posizione, e c’è proprio da dire che fare meglio di quel risultato, ad oggi, appare impossibile tra le derivate di serie.

Superbike, dominio della Ducati e degli italiani

La Ducati è nettamente la moto più forte di questo periodo storico della Superbike, ma c’è anche da dire che è l’accoppiata con Alvaro Bautista a fare la differenza. Infatti, la seconda Panigale V4 R è giunta quarta con il nostro Alex Bassani, che ha chiuso alle spalle dell’altra Yamaha di Andrea Locatelli.

Quest’ultimo è così riuscito a confermare l’ottimo secondo posto nella classifica mondiale, conquistato in Australia con un fine settimana molto solido. Quinto un Danilo Petrucci che sta crescendo a vista d’occhio, con una Ducati che ovviamente mette a proprio agio chiunque ci salga sopra, portando al top i rider che hanno la fortuna di guidarla.

Dopo il dominio delle Ducati e delle Yamaha tra i primi cinque, si registra la presenza della prima BMW al sesto posto, quella affidata a Michael van Der Mark, che ha preceduto anche una Honda, quella di Xavi Vierge che non ha potuto far meglio di un discreto settimo posto.

Questa casa continua a fare una gran fatica in Superbike, dove, va detto, non ha mai avuto una tradizione così vincente rispetto alla MotoGP. Ottavo Dominique Aegerter, mentre è soltanto nono Jonathan Rea con la prima Kawasaki, davanti alla gemella di Alex Lowes che ha chiuso la top ten.

Vi starete chiedendo il motivo per il quale il re delle derivate di serie ha chiuso così indietro, e sappiate che non c’è un motivo preciso, ma non ha semplicemente trovato il ritmo in questo fine settimana, nella speranza di fare meglio alla domenica. Ancora una delusione per un Michael Ruben Rinaldi molto altalenante in questo inizio di mondiale, che sta sicuramente soffrendo un confronto quasi imbarazzante con Bautista, visto che i due guidano due moto uguali, ma con risultati nettamente opposti.

Al via, Rinaldi partiva dalla terza posizione, ma è stato scavalcato da Bassani, il quale aveva avuto un ottimo avvio dalle file che seguivano i primissimi in classifica. Tuttavia, tra i due c’è stato un contatto proprio alla prima staccata, con il rider riminese che ci ha rimesso più di tutti, cadendo e risultando costretto al ritiro dopo poche centinaia di metri.

Una delusione enorme per Rinaldi, che ora si augura di poter giocarsela al meglio alla domenica, anche se la concorrenza è davvero complessa da scalfire. Bautista pare fare gara a parte, e non c’è nessuno in grado di dargli battaglia in maniera seria. Alle 6:30 di domani ora italiana la seconda gara.

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Giovanni Messi
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