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Quanto costava la prima Ford? Il prezzo era davvero a buon mercato

Published by
Chiara Rainis

Il marchio Ford è molto presente sulle strade di tutto il mondo. Ma quanto bisognava sborsare per comprarne il primo modello?

Ecclettico e avanguardista Henry Ford dopo un periodo di lavoro alla Edison, comincerà a dedicarsi ad un’altra sua passione. Le automobili. Il suo primo prototipo prenderà forma nel giardino di casa, mentre il motore a combustione interna, mutuato dall’invenzione di Benz e Daimler, prenderà forma sul tavolo della cucina. Da lì alla nascita dell’azienda che porta il suo nome il passo sarà breve.

Il logo ufficiale Ford (AdobeStock)

Siamo nel 1908 in Michigan, quando il marchio americano presenta la sua Model T. Una vera e propria rivoluzione. Di qualità, facile da guida e accessibile, il primo esemplare di produzione fordista si distinguerà proprio per il prezzo contenuto. Appena 260 dollari. Niente per un’epoca in cui le quattro ruote erano appannaggio solo delle classi ricchi.

Ford lancia la Model T, perché fu innovativa

Ma come poteva aver abbassato tanto i costi? Ebbene, l’imprenditore aveva intuito che tramite un sistema di lavorazione, ovvero la catena di montaggio, che prevedeva l’estremo frazionamento dei compiti affidati agli operai, si poteva risparmiare tempo e denaro.

Fino a quel momento lo chassis era fermo, mentre i lavoratori si spostavano attorno ad esso, dando pian piano vita all’auto. Al contrario, grazie all’intuizione del fondatore,  l’assemblaggio venne ridotto da dodici ore ad appena novanta minuti.

In termini di novità, fu proprio il manager a stelle e strisce ad avviare la settimana lavorativa corta, ovvero quella composta da 40 ore per cinque giorni. Testata nel 1926 diventò prassi, in quanto migliorando lo stile di vita dei singoli teneva alto il ritmo sulle linee.

Aperta ad ogni sviluppo, nel 1967 sbarcò nel Vecchio Continente come Ford of Europe dopo la fusione di Ford of Britain, Ford Germany e Irish Henry Ford & Son.

Il primo veicolo emesso sul mercato dalla base di Cork, Irlanda, sarà il furgone Transit con propulsore anteriore. Introdotto nel 1965 entrerà subito nel cuore dei lavoratori che lo prediligeranno per gli spostamenti con grosso carico, tanto da essere proclamato il mezzo commerciale più venduto nei Paesi europei sin dal suo lancio.

Nel 1993 sarà il turno della rivoluzionaria Mondeo, anche questo modello capace di fare in breve incetta di premi. Sempre interessata a ricercare innovazioni, darà vita al Kinetic Design, un metodo inedito di progettazione delle autovetture che predilige l’uso di forme molto geometriche e squadrate.

Negli anni 2000 partirà invece un altro tipo di studio, quello di un motore eco-friendly, definito EcoBoost. Il target era quello di creare un’unità motrice a combustione interna più efficiente possibile. A bassissime emissioni è stato rilasciato nel 2012 e, da allora, resta tra i più diffusi della categoria.

Per rispondere alle esigenze ambientalistiche del mondo moderno, si è affrettata a sposare la causa dell’elettrificazione. La Mustang Mach-E, è uno dei primi esemplari del genere per quanto riguarda il marchio. E presto tutti i veicoli più iconici prodotti, verranno convertiti all’alimentazione al 100% verde. Non a caso nel 2021 è stato annunciato un piano d’investimento importante. Si parla infatti di circa 28 miliardi di euro nell’elettrificazione.

Un programma che dovrà essere seguito da tutte le Case visto che per il 2035 non potranno più circolare autovetture a diesel o benzina.

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Chiara Rainis

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