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Formula 1

Ferrari, sofferenza ad Abu Dhabi? Ecco perché farà fatica con la Mercedes

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Giovanni Messi

La Ferrari si prepara all’ultimo appuntamento della stagione in quel di Abu Dhabi, pista che non ha mai digerito. La Mercedes è favorita.

Il gran finale della stagione 2022 è ormai alle porte, con il Gran Premio di Abu Dhabi che ormai dal lontano 2014 chiude le danze sul mondiale che dovrà decidere ancora vari posizionamenti in classifica. La battaglia più importante è ovviamente quella tra Ferrari e Mercedes, team che si giocano il secondo posto nel mondiale costruttori, e che sono separate da soli 19 punti.

Ferrari F1-75 (ANSA)

Interessante anche la sfida tra Charles Leclerc e Sergio Perez per il titolo di vice-campione del mondo, con il monegasco ed il suo rivale appaiati a quota 290 punti. Il ferrarista ha ricucito il gap che si era creato nelle ultime gare con il quarto posto ottenuto in rimonta in Brasile, ed ora spera di mantenere la seconda posizione, nella consapevolezza che un finale a pari punti lo premierebbe in virtù di un maggior numero di vittorie.

Per la Red Bull, il week-end di Abu Dhabi si carica di significati, dal momento che il Brasile è stato un evento davvero incredibile, in cui la dominante RB18 è stata risucchiata dalla diretta concorrenza. Nel finale, persino Fernando Alonso ha scavalcato Perez con grande facilità, resistendo poi al ritorno di Max Verstappen e conservando il quinto posto senza troppi problemi.

Interlagos è stato un caso o c’è qualcosa che non va? Abu Dhabi sarà l’occasione perfetta per scoprirlo, ma la storia di questa pista ed i risultati del Brasile ci dicono che la grande favorita è proprio la Mercedes, con la Ferrari che dovrà inventarsi qualcosa per difendere la piazza d’onore tra i costruttori.

Il team di Brackley ha dominato la scena da queste parti dal 2014 al 2019, cedendo poi a Verstappen negli ultimi due anni. Tuttavia, le sconfitte dell’ultimo biennio hanno delle spiegazioni ben precise, dal momento che nel 2020 Valtteri Bottas e Lewis Hamilton scesero in pista con delle power unit depotenziate per evitare guasti improvvisi.

Quello che è successo nel 2021 è cosa ben nota, e senza la Safety Car finale, Sir Lewis avrebbe vinto tranquillamente la gara ed anche l’ottavo titolo, ma il destino ha voluto diversamente premiando la Red Bull e Super Max, bravissimi comunque a non mollare ed a crederci fino in fondo.

Per quanto riguarda la Scuderia modenese, Abu Dhabi rappresenta una maledizione assoluta. Questa è l’unica pista in calendario (di quelle inserite nel primo decennio degli anni Duemila) dove la Rossa non ha mai vinto. Il dato è molto preoccupante, considerando che si gareggia qui dal lontano 2009. Tanti anche i brutti ricordi, su cui spicca il 2010 e la perdita del titolo mondiale con Fernando Alonso all’ultima gara.

Ferrari, ecco cosa aspettarsi ad Abu Dhabi

La pista di Abu Dhabi è stata rivista lo scorso anno, e queste novità potrebbero dare una bella mano al concetto della Red Bull, che spicca per efficienza aerodinamica. A fine primo settore si arriva direttamente alla Curva 5 senza più quel tratto lento contraddistinto da un cambio di direzione, mentre al termine del secondo rettilineo non c’è la chicane ma una piega verso sinistra. La Ferrari potrebbe soffrire questi cambiamenti, ma nel terzo settore si aspetta di essere competitiva.

La RB18 vuole fare la differenza sui due allungi del tratto centrale, ma non dimentichiamoci della Mercedes, che nelle curve medio-lente è progredita in maniera esponenziale dopo le novità tecniche portate ad Austin. La Ferrari, da quando si corre qui, non ha mai digerito l’ultima parte della pista, dove ci sono tantissime curve da 90 gradi, in cui è fondamentale il telaio ed il grip meccanico, mai punti forti delle Rosse degli ultimi anni.

Su questo aspetto conta molto la Mercedes, che come detto ha fatto un sol boccono della concorrenza qui ad Abu Dhabi nel corso dell’era ibrida. Tuttavia, è lecito attendersi un ritorno in grande stile della Red Bull, con Max Verstappen che non accetterà facilmente un finale di stagione deludente, anche per preparare al meglio l’inverno ed il 2023. Il team di Milton Keynes non ha avuto molto tempo per analizzare quanto accaduto in Brasile, visto che subito dopo la bandiera a scacchi si è dovuto partire verso l’ultima tappa.

I tre top team potrebbero comunque regalarci un grande spettacolo, nella consapevolezza che nessuno vuole concludere la stagione con una delusione. Il Cavallino, a secco di vittorie dal 10 luglio, potrebbe provare a chiudere la maledizione di Abu Dhabi, ma Red Bull e Mercedes si opporranno senza dubbi, sfruttando vetture comunque velocissime e sviluppate sino alle ultime gare. Fare pronostici è quasi impossibile.

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