Si punta sempre di più sulle auto elettriche e plug-in per il futuro del settore mobilità. Ecco tutti i vantaggi per chi vuole acquistarle.
Il mondo dell’automotive sta affrontando un periodo complicato, ma gli investimenti dei grandi costruttori non hanno intenzione di fermarsi. Come ben sappiamo, è in corso una transizione ecologica senza precedenti, il che porta tutto il settore della mobilità a spingersi verso le auto elettriche e quelle plug-in, un modo per iniziare ad inquinare in maniera minore per cercare di contenere l’inquinamento dilagante.
Come ben sappiamo però, questa tipologia di vetture raggiunge dei costi davvero elevati, del tutto fuori mercato per i cittadini considerando la grave recessione in corso ed i rincari sui beni primari e sul fronte energetico. Le auto elettriche, almeno in Italia, non possono essere acquistate sotto i 20 mila euro per quanto riguarda il prodotto nuovo, mentre sull’usato c’è qualche vantaggio, anche se risultano praticamente introvabili.
L’Europa ha deciso che entro il 2035 non si potranno più realizzare delle vetture che puntano sul combustibile, per cui tutti stanno accelerando nella produzione di veicoli full electric o quantomeno ibride. Nonostante la rabbia dei puristi, il futuro è già ben definito, ed i governi stanno cercando di intervenire per facilitare l’acquisto dei nuovi modelli.
A partire dal prossimo 2 novembre, ovvero tra poco più di una settimana, torneranno gli incentivi sulle auto elettriche e quelle plug-in, nel tentativo di spingere i cittadini ad assicurarsi la nuova generazione di vetture, con un occhio al nostro pianeta e ad una mobilità più green.
Tramite la piattaforma “ecobonus.mise.gov“, coloro che sono interessati potranno già da ora prenotare il loro incentivo, ma c’è un però non di poco conto. Infatti, tutto ciò sarà dedicato ai cittadini con reddito annuo inferiore ai 30 mila euro. Se vi state chiedendo come funziona l’incentivo, ora ve lo andremo a spiegare nel dettaglio.
Vi saranno un massimo di 7500 euro di contributi con rottamazione per gli automobilisti che hanno intenzione di assicurarsi un’auto elettrica con emissioni comprese tra la fascia 0-20 g/km CO2, e che possiedono un prezzo di partenza pari o superiore a 35 mila euro, inclusa anche l’IVA.
Ci saranno invece un massimo di 6 euro di contributi per chi acquisterà un modello compreso tra 21-40 g/hm CO2 che parte da 45 mila euro in su. Inoltre, tale incentivo è riservato anche alle aziende che noleggiano autovetture, ma comunque permangono dei dubbi non di poco conto.
Infatti, si tratta di un incentivo notevole, ma comunque dedicato ad individui che non hanno dei redditi troppo elevati, e che difficilmente avranno interesse a puntare su una vettura elettrica. Al momento, questa tipologia di mercato continua a zoppicare, e nel futuro andranno trovate delle soluzioni se si vorrà cambiare del tutto il settore automotive.
Nei prossimi mesi, senza ombra di dubbio, verranno stanziati altri fondi per chi sarà interessato all’acquisto di questi modelli, nella speranza che i loro prezzi di listino inizino anche ad abbassarsi. L’elettrico è già stato deciso come il futuro delle quattro ruote, ma è chiaro che occorrerà puntare ad un’inversione di tendenza con le auto a combustione se si vogliono rispettare i tempi previsti.
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