Rins molto felice di aver fatto tornare la Suzuki sul gradino più alto del podio: grande prestazione in Australia.
La Suzuki torna a trionfare in MotoGP a distanza di due anni dall’ultima volta. È Alex Rins a prendersi la vittoria nell’attesa gara disputata a Phillip Island.
Partito dal decimo posto in griglia, lo spagnolo è stato protagonista di una bella rimonta e si è portato ben presto nelle posizioni migliori. All’ultimo giro ha effettuato il sorpasso decisivo su Francesco Bagnaia e poi ha resistito bene a un insidioso Marc Marquez.
Per il catalano si tratta della quarta vittoria in top class. Le prime le aveva conquistate nel 2019 ad Austin e a Silverstone, battendo Valentino Rossi e Marc Marquez. Nel 2020 poi ha trionfato ad Aragon. Nello stesso anno si è laureato campione del mondo MotoGP il suo compagno di squadra Joan Mir, che a Valencia aveva conquistato quello che prima del GP d’Australia era l’ultimo successo in gara della Suzuki.
Rins al termine della corsa si è detto molto soddisfatto del risultato ottenuto, tutt’altro che scontato: “Sinceramente facevamo un po’ di fatica. Nelle prove libere tutti erano andati forte, noi cercavamo di gestire le gomme e per questo sembrava non avessimo un buon passo come Bagnaia, Quartararo o Martin. Però in gara mi sono sentito molto bene”.
Correre sapendo che la Suzuki si sarebbe ritirata a fine campionato non era semplice, però il pilota spiega di non aver mai mollato: “Non abbiamo mai smesso di crederci. Dopo l’annuncio del ritiro della Suzuki non abbiamo fatto delle belle gare. Ci sono stati anche dei problemi, come al Mugello e Barcellona, dove mi sono rotto il polso. È stata dura, però non abbiamo mai mollato”.
Rins ci teneva tantissimo a conquistare un’ultima vittoria con la Suzuki prima di trasferirsi nel team LCR Honda. Missione compiuta. Comunque proverà ad essere protagonista anche nelle prossime gare a Sepang e a Valencia, vuole chiudere al meglio l’avventura con il team di Hamamatsu.
Il suo trionfo ha fatto commuovere la squadra. Il team manager Livio Suppo era in lacrime: “Ce lo meritiamo – ha detto a Sky Sport MotoGP – perché è stato un anno difficile. Ci prendono in giro perché faremo un test prima della Malesia e non capiscono perché. Ma l’attitudine del team è sempre stata questa, quella di non mollare. Il reparto racing Suzuki voleva continuare con la MotoGP, però è arrivata una decisione diversa. Sono commosso”.
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