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Formula 1

Binotto all’attacco della FIA: il team principal Ferrari non ci sta

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Oscar Slaifer

Un GP d’Italia con polemiche per un finale non all’altezza. E il team principal Ferrari Binotto non si lascia sfuggire una frecciata.

Una sensazione davvero dolceamara accompagna la fine del weekend del GP d’Italia per la Ferrari. Premesso che il team e i tifosi erano coscienti della superiorità della Red Bull e di Max Verstappen, a Monza però tra venerdì e sabato era maturata la convinzione che lo sgambetto, nonostante tutto, era possibile. La F1-75, dopo la pole incredibile di Charles Leclerc, poteva giocarsela in gara contro il campione del mondo in carica, ma aveva una chance, ossia una partenza perfetta e invece una meno buona dell’olandese per sperare nel colpo. Ma, una volta che il numero 1 si è messo dopo un paio di tornate alle spalle di Leclerc, l’unica vera possibilità era una safety car che scombinasse i piani. Così non è stato.

Mattia Binotto (ANSA)

Anzi, a dire il vero ancora una volta tutto è andato a vantaggio di Max e contrario alla Rossa. Prima la Virtual Safety Car per il ritiro di Vettel, con l’entrata di Leclerc ai box che è coincisa con la fine di questa, e poi la Safety Car finale, che è stata decisa con enorme e colpevole ritardo solo dopo il passaggio davanti ai box del monegasco e che poi ha portato a chiudere con una gara praticamente messa in ghiaccio. Una tattica precisa pro-Red Bull? A dirlo sono i tifosi della Rossa e i detrattori di Verstappen, ma la realtà è che l’errore c’è stato e ha inciso soprattutto sullo spettacolo del GP prima che sui piloti.

Binotto promuove la Ferrari ma non la FIA

Di sicuro c’è che la Ferrari ha fatto il possibile per portare a casa il GP, cambiando le carte in tavola contro una Red Bull che sembrava non più veloce ma decisamente più costante. Ma i rivali sono stati semplicemente più forti. I numeri della Rossa però sono impietosi e raccontano di un gap tra Verstappen e Leclerc che è il più ampio nella storia della F1 tra il primo e secondo in classifica. E di questo a Maranello devono riflettere, perché guardandosi indietro c’è da recriminare eccome.

Ma su quanto accaduto nel finale di gara è intervenuto il team principal Ferrari Mattia Binotto ai microfoni di Sky Sport: “Esito falsato del GP non lo so, non sappiamo come sarebbe potuta finire la gara comunque – ha ammesso -. E’ un peccato perché dopo Abu Dhabi si è parlato di far ripartire più velocemente le corse. Ci si chiede perché abbiano aspettato così tanto che le vetture si riaccodassero. Una questione di sicurezza? Va bene, però oggi è stata una vera dormita della FIA. Hanno cambiato molto in Federazione e oggi non sono ancora all’altezza di queste operazioni. Hanno cambiato molto ma in alcune decisioni ancora oggi sono troppo lenti e prudenti. La F1 ha bisogno di una marcia in più, le gare vanno corse in pista e non dietro a una Safety Car“.

Rimane il fatto che la Rossa ha fatto il possibile contro un Verstappen comunque fortissimo: “Oggi Max è andato fortissimo, era difficile batterlo, con la Virtual Safety Car abbiamo capito che sarebbe stato difficile batterlo sulle stessa strategia, è stato quindi giusto fermarsi e loro poi comunque avrebbero fatto il contrario di quanto avremmo fatto noi. Ci siamo fermati per andare su due stop e magari approfittarne su una Safety a fine gara, che c’è stata ma alla fine non è andata così“.

Binotto che poi ha ampliato il discorso sulla Ferrari e la gara di Monza: “Abbiamo fatto una bellissima qualifica, la macchina quindi è in forma. Oggi il primo stint di gara sulle rosse tenevamo il ritmo ma avevamo degrado in più. Carlos ha fatto una bellissima gara, la rimonta più bella. Peccato per la Safety, poteva riprendere Russell. Rimane un bel podio per noi con rammarico ma Max rimane molto forte. Il degrado rimane il punto interrogativo su cui lavorare per il futuro”.

Ora a Singapore Verstappen può già chiudere il Mondiale con 5 gare d’anticipo ma non cambia il programma della Ferrari: “E’ un finale di stagione decisivo per fare bene, lottare e vincere. Rimangono tante gare, anche per correggere i problemi anche in ottica 2023. Più miglioriamo oggi e più capiremo cosa ci influenza, e più capiremo in chiave 2023“. E torna a fare mea culpa per quanto visto finora, anche ai box: “Abbiamo commesso errori di esperienza, abbiamo le opportunità per rimediare da qui alla fine. Abbiamo ottenuto un podio straordinario a Monza, dispiace non essere stati sul gradino più alto per i tifosi. Il calore che ci hanno dato è stato incredibile, se lo meritavano. Ci hanno dato una spinta incredibile”.

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