La Mercedes in via di recupero? Superato lo smarrimento per la mancanza di competitività, la scuderia avrebbe trovato la chiave. Lo conferma Toto Wolff.
In Florida si è assistito a qualcosa a non eravamo più abituati, ossia la vicinanza di prestazioni tra le due Mercedes. Per la prima volta dopo un travagliato inverno e un ancor più preoccupante avvio di campionato, pur non sfoggiando lo stesso passo di Ferrari e Red Bull, negli States la W13, è apparsa più solida, meno infastidita dal porpoising, nonché equilibrata nelle mani dei due piloti.
Una sensazione che ha pervaso il box delle Frecce d’Argento e ha inevitabilmente fatto tirare un sospiro di sollievo ai tecnici. Che la soluzione ai problemi che affliggono la vettura sia dunque vicina? Può essere. Anzi è esattamente ciò che si augurano tutti tra Brackley e Brixworth visto che il gap dalle due fuggitive nelle generale è ancora colmabile sebbene ampio. I tedeschi infatti, sono terzi con 95 punti, gli austriaci secondi con 151 e la Rossa svetta con 157.
In prospettiva Montmeló, tracciato sul quale tutti i grattacapi sono cominciati lo scorso febbraio, il team principal Toto Wolff si è detto ottimista, nonché convinto che le risposte ricevute in America siano effettivamente state un sintomo di inizio “guarigione”.
“Sappiamo di avere la terza miglior monoposto del lotto e negli Stati Uniti abbiamo ottenuto il massimo possibile“, ha commentato a Motorsport.com. “Durante le libere del venerdì abbiamo visto dei segni del suo vero potenziale. Per questo abbiamo scelto di sperimentare con l’assetto, montando alcune nuove componenti che ci hanno dato indicazioni sulla direzione da prendere“.
Dai dati alla messa in pratica il passo è breve seppur impegnativo e Barcellona potrebbe rivelarsi un’ottima cartina di tornasole. “Dai test la W13 si è evoluta molto. Ad ogni modo la speranza è è che si possa progredire un po’“, ha aggiunto speranzoso.
Il Catalunya si sa, dispone di un layout probante che mette alla frustra ogni componente del veicolo. Il fatto poi che si arrivi con una nuova generazione di auto, rende impossibile fare qualsiasi previsione. “Di solito è un circuito in cui i sorpassi sono complicati. Vedremo come si comporteranno le wing car. Per quanto ci riguarda dovremo tradurre le informazioni acquisite in competitività. E da questo punto di vista il percorso è ancora lungo“, ha quindi ammesso.
L’appuntamento iberico sarà particolarmente importante per Stoccarda. Come ha fatto più volte intendere il manager di Vienna, se il progetto attuale con le pance ridotte all’osso non dovesse dare prova di crescita, verrà accantonato.
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