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Formula 1

F1, la Red Bull vola via: ecco perché la Ferrari ha perso tutto il vantaggio

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Giovanni Messi

La F1 ha esordito a Miami, dove Max Verstappen e la Red Bull hanno bastonato la Ferrari. La Rossa non è più la macchina migliore.

Max Verstappen e la Red Bull imbattibili a Miami. Non c’è stato nulla da fare per i sogni di gloria di Charles Leclerc e della Ferrari, dopo che la Scuderia modenese aveva piazzato la doppietta in qualifica al sabato. Il campione del mondo della F1 ci ha messo nove giri per liberarsi delle Rosse, dopo essere stato anche aiutato da Carlos Sainz al via.

F1 Red Bull e Ferrari (ANSA)

Lo spagnolo non ha fatto nulla per impedire al suo ex compagno di squadra di passare, dimsotrandosi in chiara difficoltà. Carlitos è stato bravo a tenersi dietro Sergio Perez nel finale, ma anche su questo c’è da fare un chiarimento. Il messicano ha sofferto di un calo di potenza, ed è per questo motivo che non è stato in grado di prendersi la posizione sul podio.

La RB18 è ormai il riferimento nella nuova era delle F1 ad effetto suolo, con la Red Bull che è tornata superiore in tutto. Nel momento dell’uscita della Safety Car, la Ferrari si è letteralmente addormentata, impedendo a Leclerc di rientrare ai box per cercare di montare una gomma più fresca, cosa fatta dai rivali con Perez.

Il monegasco ha chiesto via radio alla squadra di rientrare, ma il suo ingegnere ha seccamente rifiutato la richiesta del leader del mondiale. Stando a quando si apprende, il motivo sarebbe quello di non avere a disposizione una gomma Media nuova, ma va detto che a disposizione c’erano pur sempre le Soft e le Dure, che sicuramente avrebbero dato comunque un bel vantaggio.

Ancora una volta, in Ferrari si sono dimostrati molto poco reattivi, aiutando Verstappen a difendersi nei giri finali. Tralasciando le strategie, il potenziale della monoposto è ciò che preoccupa maggiormente. Con il pacchetto di aggiornamenti portato ad Imola, il team di Milton Keynes dispone già ora della vettura da battere. Vediamo perché è avvenuto il sorpasso.

F1, Red Bull vola e Ferrari resta al palo

Nella F1 moderna, gli sviluppi fanno una differenza colossale. La Red Bull, anche negli anni dei titoli mondiali di Sebastian Vettel, costruiva i suoi successi nella seconda parte di stagione, sfornando grandi novità tecniche praticamente ad ogni week-end. La Ferrari, che all’epoca vantava nel box la presenza di Fernando Alonso, spesso iniziava la stagione con una vettura competitiva, che poi non progrediva sufficientemente durante l’anno.

La stessa cosa sembra si stia riprendendo in questo inizio di campionato, ma va detto che anche Max Verstappen ci mette molto del suo. Tuttavia, da Imola in poi la RB18 è salita in cattedra, ed oltre a vantare una migliore efficienza aerodinamica che garantisce più velocità in rettilineo, anche nelle curve è stato annullato il gap dalla Ferrari.

Charles Leclerc ha ammesso che ormai le gomme più morbide mettono in seria crisi la F1-75, che riesce ancora a giocarsela su quelle più Dure. Il mondiale di F1 ora si sposterà a Barcellona, dove sulla Ferrari è atteso un importante pacchetto di aggiornamenti. Al momento, la RB18 dispone di un grande vantaggio, che è proprio quello della maggiore top speed.

In fase di duello, la Rossa non può nulla contro lo strapotere della Red Bull, che può disporre anche di una power unit Honda migliore del Superfast in termini di ibrido. Nelle prime gare, la Ferrari riusciva a stare davanti grazie ad un netto vantaggio nelle curve, ma ora che la vettura rivale ha perso diversi kg di peso, la differenza è praticamente svanita.

Come detto, anche il pilota ci sta mettendo tanto del suo, ed in Spagna sarà fondamentale ritrovare la leadership in termini di passo gara. Se ciò non avverrà, il mondiale inizierà a prendere una direzione ben definita, considerando anche la forza degli sviluppi della Red Bull su tutto l’arco del campionato.

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Giovanni Messi
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