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Formula 1

Verstappen, che batosta: la frase del campione manda in estasi la Ferrari

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Giovanni Messi

Max Verstappen appare demotivato dopo il terribile inizio di stagione. La Ferrari è troppo forte ed i problemi tecnici fanno paura.

Nessuno avrebbe mai pensato ad una situazione di classifica così pessima per Max Verstappen, che dopo tre appuntamenti si ritrova sesto con 25 punti conquistati, frutto della vittoria nel Gran Premio dell’Arabia Saudita. L’olandese è l’ultimo dei piloti che guidano per i top team, alle spalle delle Ferrari, delle Mercedes e del compagno di squadra Sergio Perez.

Verstappen (LaPresse)

Non capitava dalla metà della stagione 2018, quando al suo fianco c’era ancora Daniel Ricciardo, che il campione del mondo si ritrovasse alle spalle del proprio team-mate nel mondiale, anche se in questo caso, ovviamente, le colpe sono ben lungi dall’essere le sue. Super Max si sta scontrando con una situazione non facile da gestire, consapevole che il distacco da Charles Leclerc è già enorme.

Il monegasco è in fuga iridata con 71 punti conquistati su 78 disponibili, avendo vinto due gare, ottenuto un secondo posto e tre giri veloci, il tutto condito anche da due splendide pole position. Il monegasco sta attraversando un periodo di forma pazzesco, che fa pensare ad un vero e proprio stato di grazia.

Tutti si aspettavano di vedere Verstappen lì davanti, che dopo il titolo mondiale conquistato appariva lanciatissimo. L’olandese aveva dominato i test in Bahrain, garantendosi il ruolo di grande favorito almeno per questa prima parte di stagione. La Ferrari è poi venuta fuori alla grande, ma non è la superiorità tecnica della F1-75 il primo problema del figlio di Jos.

Questa Red Bull, oltre ad essere inferiore su molti aspetti, è anche inaffidabile. In tre gare, l’orange ha collezionato ben due ritiri, con Perez che ha dovuto alzare bandiera bianca a sua volta in quel di Sakhir. Per quanto riguarda il Cavallino, l’unico stop è arrivato in Australia con Carlos Sainz, ma per un errore del pilota e non per noie meccaniche.

George Russell e Lewis Hamilton hanno invece sempre concluso le gare in zona punti, come solo Leclerc ed il sorprendente Esteban Ocon con l’Alpine hanno fatto. D’ora in avanti, la Red Bull non potrà più permettersi passi falsi, a cominciare da Imola dove è obbligatorio un pronto riscatto.

Verstappen, il titolo mondiale appare lontanissimo

Max Verstappen è molto deluso, e ricordiamo che lui è un pilota molto sensibile a come vanno le cose attorno a lui. Lo scorso anno ha vissuto una stagione magica grazie anche al fantastico lavoro della Red Bull, che man mano sta perdendo le proprie certezze. In un’intervista riportata da “Motorsport.com“, il campione del mondo è stato lapidario.

Abbiamo bisogno di essere più veloci ed essere più affidabili. Al momento non brilliamo né per velocità né per affidabilità. Ci sono molte cose su cui dobbiamo lavorare. Il titolo? Non ci penso nemmeno, credo che allo stato attuale delle cose non ci sia un solo motivo per crederci realmente“.

Verstappen è apparso quasi demotivato, mentre il team principal, Christian Horner, ha tentato di spingere la squadra a non alzare bandiera bianca, ricordando, giustamente, che il campionato è ancora lunghissimo: “Siamo soltanto al 10% del nostro percorso in campionato, ci sono ancora tantissime gare da disputare. La cosa incoraggiante è che abbiamo di base una vettura molto buona e competitiva“.

Ovviamente, quando Max è uscito dalla macchina a Melbourne era molto frustrato, ma è consapevole che siamo un team unito. Torneremo e sono certo che lui tornerà ancora più forte ad Imola, dove dobbiamo sicuramente reagire perché meritiamo di combattere davanti a tutti“.

La situazione è quella che è in casa Red Bull, ma ricordiamoci che il team di Milton Keynes non è un team che ha mai brillato particolarmente al via del campionato. Anche nel 2010 e nel 2012, quando poi arrivarono i titolo con Sebastian Vettel, rotture ed errori compromisero le prime gare, ma con gli sviluppi tutto venne sistemato.

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Giovanni Messi
Tags: Primo Piano

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