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Formula 1

Sainz, perseverare è diabolico: l’errore ripetuto più volte nel weekend

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Giovanni Messi

Carlos Sainz ha vissuto un fine settimana da incubo a Melbourne, dove è arrivato il primo ritiro da quando veste i colori della Ferrari.

Week-end da dimenticare velocemente per Carlos Sainz in quel di Melbourne, dove è arrivato il primo ritiro da quando lo spagnolo gareggia per la Ferrari. Carlitos ha subito anche una brutta battuta d’arresto in chiave mondiale, dove è precipitato a -38 da Charles Leclerc che ha invece dominato il Gran Premio d’Australia.

Sainz (LaPresse)

Alla fine della gara, Mattia Binotto è stato interpellato da “SKY Sport F1su un’eventuale valutazione su alcune scelte in merito ai piloti, visto che il monegasco sta avendo un passo decisamente diverso rispetto al compagno di squadra ed il gap in classifica che è decisamente cresciuto dopo Melbourne.

Il team principal ha detto che al momento non è nei piani iniziare a parlare di gerarchie: “Se pensiamo ad una prima guida? Non sono problemi che ci stiamo ponendo, Sainz va molto forte e stava guidando bene in questo fine settimana, io spero di vedere Carlos molto competitivo già dalle prossime gare“.

Il boss della Ferrari si augura che lo spagnolo possa rinvenire sin da Imola: “Bisogna essere perfetti per ottenere i risultati giusti, ha avuto circostanze molto sfortunate in qualifica, si è innervosito ed è partito molto indietro. Con le gomme Dure ha fatto fatica nelle prime fasi ed ha commesso poi un errore che ha pagato caro. Conosco Carlos e prenderà una bella lezione da questo errore, tornando ancor più forte e convinto dei propri mezzi per Imola“.

Carlitos non si ritirava dal Gran Premio di Russia del 2020, quando andò a sbattere alla prima curva ai tempi della McLaren. Il ritiro di Melbourne ha anche interrotto la serie positiva di risultati utili, che durava dal GP di Spagna dello scorso anno e che era durata per ben 21 gare consecutive.

Sainz, errori simili commessi al sabato ed alla domenica

Carlos Sainz si è ritirato per la prima volta da quando gareggia in Ferrari, gettando al vento un probabile posizionamento sul podio se non una doppietta, visto il passo imposto da Charles Leclerc sulla F1-75 superstite. Lo spagnolo aveva aperto alla grande il week-end australiano piazzando il miglior tempo nelle prime prove libere, dimostrandosi in gran forma.

In Bahrain ed in Arabia Saudita infatti, il figlio del due volte campione del mondo rally aveva sofferto molto al venerdì, per poi trovare la quadra più tardi nel corso del fine settimana. In Australia è invece accaduto il contrario, ma più che altro per motivi di sfortuna e di errori piuttosto che prestazionali.

Al sabato, Sainz è stato bersagliato dalla malasorte, dal momento che nel Q3 gli è stato cancellato il tempo per una bandiera rossa causata dal suo grande idolo, Fernando Alonso sull’Alpine, finito a muro nel corso del suo time attack. Non avendo tempi in classifica, Carlitos si è dovuto giocare tutto nell’ultimo minuto, ma ha commesso un errore nel veloce cambio di direzione a causa di una gomma non in perfetta temperatura.

Anche questo errore ha una piccola giustificazione, dal momento che a causa di un problema di accensione avvenuto nel finale del Q3, lo spagnolo è sceso in pista in ritardo rispetto a Leclerc, effettuando solo un giro di riscaldamento della gomma. Nella gara domenicale, il pilota iberico è scattato dalla nona posizione, ma la sua avventura è durata davvero poco.

La Ferrari ha deciso di farlo partire con gomma Dura, nel tentativo di fargli allungare il primo stint, ma con questo compound Carlitos non ha trovato il giusto grip, perdendo diverse posizioni. Nel corso del secondo passaggio, mentre stava superando la Haas di Mick Schumacher, il ferrarista è finito in testacoda, terminando nella sabbia la propria gara. Il tempo per recuperare c’è tutto, ma Carlos dovrà imparare a gestire le emozioni.

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Giovanni Messi
Tags: Primo Piano

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