Il talent scout della Red Bull Marko riconosce le attuali difficoltà della Mercedes, ma non vuole escluderla dalla lotta per il titolo.
Ha dominato in lungo e in largo dall’avvio dell’era ibrida della F1, poi all’improvviso l’ingranaggio ha cominciato a perdere colpi. All’improvviso, lo scorso anno, la Mercedes è apparsa più umana. Meno inarrivabile. Ed infatti, non appena i rivali ne hanno individuato il punto debole hanno colpito e ferito, conquistando ad Abu Dhabi almeno il titolo piloti.
Apparsa già zoppicante durante i test invernali, in Bahrain la Mercedes ha dato prova di non essersi nascosta volontariamente. Ma al contrario, di avere effettivamente dei problemi. Di porpoising, soprattutto, che non le consentono di battagliare con la concorrenza.
Se la classifica marche ancora ancora la premia a causa del doppio ritiro Red Bull a Sakhir, quella conduttori è più veritiera. Il gap di Hamilton e Russell dal capolista Leclerc è rispettivamente di 30 e 23 lunghezze. Non poco considerato che stiamo parlando di una scuderia che fino a poco tempo fa era intoccabile.
Malgrado numeri impietosi, per il cacciatore di talenti del team del campione in carica Verstappen, sarebbe tuttavia sbagliato non considerarla tra le papabili contendenti al titolo, o ancora alla fine della sua era.
“Quanto sta avvenendo a Stoccarda non ha nulla a che vedere con quanto successe a noi nel 2013“, ha dichiarato a Formel1.de. “Allora il regolamento che premiava il motore, diede alle Frecce d’Argento un grosso vantaggio”.
“Erano almeno un paio di secondi davanti a tutti”, ha ricordato. “Oggi invece il cambiamento riguarda solo il telaio. Anche se non è stata in grado di rimettersi subito in forma, la squadra è comunque messa bene e poi può contare su un personale di ottimo livello nell’area dello chassis. Sono dunque pienamente convinto che riprenderanno il controllo della situazione. E in seguito probabilmente lotteremo alla pari”.
Per l’austriaco l’intoppo che ha rallentato la marcia dei tedeschi sarebbe rappresentato dal bio-carburante che ha tagliato il 10% delle prestazioni, ma non solo. “Ha perso anche una cinquantina di membri dello staff che sono venuti da noi“, ha chiosato malizioso.
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