La Ferrari ha chiuso positivamente i test invernali e in molti la danno già per favorita. Per Leclerc però vi è una sola certezza e tanti dubbi.
Erano anni che il Cavallino non si trovava in questa situazione. Dopo la tre giorni di test del Montmelo e quella di Sakhir, per molti dal prossimo fine settimana sarà la squadra da battere. E in effetti, nel complesso la Ferrari è apparsa costante e senza particolari problemi. Ma si sa. Una rondine non fa primavera e quanto osservato finora potrebbe non essere del tutto veritiero.
Come noto, difficilmente l’inverno mostra i reali valori in campo, ciò significa che, sabato prossimo, in qualifica, le posizioni potrebbero essere piuttosto diverse.
Attento a non crearsi e a creare illusioni, ma allo stesso tempo conscio delle buone prestazioni fatte, Charles ha analizzato queste sei giornate avute a disposizione per verificare il funzionamento della monoposto 2022 con un certo pragmatismo.
“La F1-75 si è comportata bene e siamo stati affidabili. Questo ci ha permesso di fare molti giri senza inconvenienti. E’ stato sicuramente uno dei pre-stagione più lisci che abbiamo mai avuto“, le sue parole dal paddock del Bahrain. “Con un progetto così importante, ti aspetteresti delle noie tecniche, tuttavia, a parte il porpoising, che stiamo affrontando, non ne abbiamo avute“.
E proprio sui sobbalzi, il #16 ha previsto che al termine delle gare i piloti saranno maggiormente stanchi. “Sarà tutto un po’ più complicato, a partire dalla frenata nei punti in cui l’asfalto non è lineare“.
Sul fronte impegno richiesto dalle wing car, il vincitore del GP di Monza 2019, ha confidato di aver dovuto rivedere il proprio stile di guida, in quanto si tratta di macchine totalmente differenti da quelle guidate fino ad oggi.
“Mi immagino che Monaco sarà una una bella sfida“, la sua riflessione. “Queste vetture hanno molto carico nei tratti ad alta velocità, ma in quelli lenti non sono l’ideale. Si sente molto il peso del mezzo, così come la sua rigidità. Ciò significa che certi layout non saranno semplici da affrontare”.
Infine, sul fronte performance il monegasco ha ammesso di essere nella nebbia e di non sapere come valutare quanto osservato nelle sei giornate di prove generali. “Non abbiamo ancora ottenuto il 100% dall’auto, inoltre non conosciamo molto degli avversari. La Red Bull ha portato in pista un nuovo pacchetto e la Mercedes non ha certo mostrato tutto il suo potenziale. Quindi dobbiamo stare attenti”, il monito esteso al suo box.
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