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Formula 1

F1, clamoroso retroscena su Nikita Mazepin: ecco cosa doveva firmare

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Giovanni Messi

Stando a quanto viene riportato in Inghilterra, Nikita Mazepin avrebbe dovuto accettare un accordo per continuare a correre in F1.

La Haas ha preso la sua decisione finale: Nikita Mazepin non potrà più gareggiare sulla sua monoposto nel 2022. Il pilota russo paga il prezzo più alto di quanto sta accadendo tra Russia ed Ucraina, dicendo addio al suo sedile in F1 dopo un solo anno da pilota ufficiale. Il suo sostituto non è ancora stato ufficializzato, ma con ogni probabilità si tratterà di Pietro Fittipaldi.

F1 Nikita Mazepin (ANSA)

Qualche giorno fa, il team di Gunther Steiner aveva pubblicato una foto sui suoi profili social di una sua vettura impegnata sul tracciato del Bahrain. Il pilota in questione era proprio il brasiliano, che corse con la Haas le ultime due gare del 2020 al posto di Romain Grosjean, vittima di quel terribile incidente in cui la sua vettura andò a fuoco.

Con il seguente comunicato stampa, reso noto in mattinata, la squadra statunitense ha annunciato la chiusura dei rapporti anche con lo sponsor Uralkali: “La Haas ha deciso di concludere con effetto immediato la partnership con lo sponsor Uralkali ed il contratto con il pilota Nikita Mazepin. Così come il resto della comunità della F1, la squadra è scioccata e rattristata dall’invasione dell’Ucraina e si augura una rapida e pacifica fine del conflitto“.

La F1 perde, dunque, l’unico pilota russo presente in griglia, mentre sarà da capire il destino di Robert Schwartzman, membro della Ferrari Driver Academy e che è pronto per partecipare al suo terzo campionato di Formula 2. La situazione nell’est dell’Europa sta creando scenari inaspettati, che impattano direttamente anche sul mondo dello sport.

F1, retroscena sul licenziamento di Nikita Mazepin

La F1 vive un momento delicato, in cui ha dovuto rinunciare anche alla disputa del Gran Premio di Russia, previsto per il 25 settembre a Sochi. Nella notte, il “Dailymail” ha riportato una notizia che, se dovesse essere confermata, avrebbe del clamoroso, oltre che delle pesanti ripercussioni sulla famiglia di Nikita Mazepin.

La Haas, come ricordiamo, ha cessato ogni tipo di rapporto con lo sponsor Uralkali, tra le cui personalità più influenti spicca anche il padre del pilota, Dmitry. A quanto riportato dalla nota testata britannica. I proprietari della F1 avrebbero chiesto al driver russo di firmare un documento che gli vieti di esprimere sostegno per l’ invasione dell’Ucraina da parte del suo paese, a patto di non correre mai più su una monoposto.

Suo padre, l’oligarca Dmitry, è un comproprietario dello sponsor principale della Haas, Uralkali, e un socio del presidente russo Vladimir Putin. La FIA ha consentito ai piloti russi di continuare a correre, anche se sotto bandiera neutra, e tale notizia sembrava essere una garanzia sul futuro del pilota.

Ovviamente, la notizia riportata dal quotidiano britannico era stata diramata prima del comunicato uscito stamattina, che ha annunciato il licenziamento di Nikita. Collegando le due cose, si giunge ad una conclusione che fa rabbrividire: Mazepin e la sua famiglia non avrebbero firmato il documento, sostenendo, indirettamente, l’invasione delle truppe russe in Ucraina.

Dando un’occhiata ai social, o alle notizie in generale di questi giorni, si è potuto notare come tutti i piloti, ma anche le personalità più influenti dello sport abbiano espresso solidarietà e sdegno per quanto sta accadendo in Ucraina, ma da Mazepin non è arrivato nessun commento di questo tipo.

Al momento, la Haas è intenzionata a sostituire il pilota con il brasiliano Pietro Fittipaldi, già impegnato in due gare a fine 2020, quando rimpiazzò l’infortunato Romain Grosjean. Il futuro della squadra statunitense è appeso ad un filo, dal momento che la sponsorizzazione del magnate russo aveva riempito le casse del team, che aveva registrato dei conti in rosso a causa della Pandemia. Si attendono ulteriori aggiornamenti.

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Giovanni Messi
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