Le chance per Giovanizzi di tornare in F1 sono cresciute in modo esponenziale dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Ecco il motivo.
E’ brutale dirlo, ma lo scontro bellico nelle zone di confine tra Russia e Ucraina che sta allarmando l’Europa e il mondo intero in questi giorni, potrebbe giocare a favore di qualcuno. Nel campo della F1 due potrebbero essere i piloti a godere di benefici. Il motivo è da ricercarsi nella partnership tra la Haas e lo sponsor Uralkali, azienda chimica che vede ai vertici Dmitry Mazepin, ricchissimo magnate di Mosca capace di piazzare il figlio nel Circus grazie ai suoi rubli e di conseguenza salvare la squadra dalla chiusura causa la forte crisi finanziaria avuta per i postumi della pandemia.
Chi ha avuto modo di seguire i primi test invernali sul circuito del Montmelo sa bene, che di tutta corsa, i meccanici della scuderia americana hanno dovuto rimuovere gli adesivi del title sponsor sia dalle auto, sia dai motorhome. Un’azione immediata e decisa, che potrebbe non essere l’ultima.
La storia che si sta snodando in F1 in questi momenti convulsi, ci riporta infatti a quanto avvenne nel 2013 dopo la morte di Hugo Chavez, presidente del Venezuela, nonché grande amico di Pastor Maldonado.
Era lui, assieme alla compagnia petrolifera locale, la PDVSA a garantire gli ingaggi al pilota. Alla Williams prima, alla Lotus poi. In pratica, il reggente sudamericano non fece neppure in tempo ad andarsene, che la squadra che oggi porta il nome Alpine, aveva già provveduto a mettere alla porta il connazionale, rendendo oltremodo lampante, la ragione per cui si trovava nel Circus, ovvero il denaro.
E’ molto probabile che anche per il giovane Nikita, l’avventura nella top class a ruote scoperte si concluda così. Approdato nel 2021 non senza clamori e polemiche per comportamenti sopra le righe in pista e fuori, potrebbe trovarsi fuori dal gruppo a campionato 2022 neppure cominciato.
E proprio da Barcellona il boss dell’equipe a stelle e strisce Gunther Steiner, ha fatto il nome della riserva Pietro Fittipaldi quale papabile sostituito. Ma la fortuna potrebbe irare anche dalla parte del nostro Antonio. L’italiano, legato alla Ferrari come la Haas potrebbe trovarsi a salutare immediatamente la Formula E per riabbracciare la sua amata F1 lasciata lo scorso dicembre. Ovviamente siamo nel piano delle ipotesi, ma l’esperienza del driver di Martina Franca potrebbe rivelarsi un’arma vincente.
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