Ex pilota di F1 denuncia il rischio scandalo. La nuova intercettazione riguardo il GP di Abu Dhabi potrebbe creare problemi molto gravi.
La F1 si trova ad un passo dal baratro. Questa è la sensazione quando mancano pochi giorni al meeting in cui si discuterà dell’ultimo round di Yas Marina che ha consegnato il titolo iridato a Max Verstappen. In ballo quel giorno ci sarà anche un nuovo audio emerso nelle ultime ore che riguarda una comunicazione illegale tra il box Red Bull e il direttore di gara Michael Masi nei momenti caldi del GP.
A quanto pare il responsabile sportivo della scuderia austriaca, avrebbe sollecitato l’australiano ad evitare di far sdoppiare le vetture sotto Safety Car andando contro il regolamento, questo per far riprendere rapidamente la corsa e permettere all’olandese di sorpassare Hamilton grazie alle gomme fresche. Davanti a questa richiesta il successore di Charlie Whiting avrebbe semplicemente acconsentito.
Non si tratta comunque della prima intercettazione scomoda relativa a quella giornata. Lo stesso boss della Mercedes Toto Wolff aveva protestato animatamente via radio sostenendo che far riprendere il gran premio non fosse giusto. Di tutta risposta il viennese si sentì dire che una competizione si deve svolgere così.
Media inglesi in subbuglio: “Nuove intercettazioni Red Bull-Masi”
E’ chiaro che più si indaga su quanto successo negli Emirati, più si scoperchia un vaso di pandora senza fine. Quello a cui si assiste nei weekend è credibile o è tutto organizzato negli uffici federali? E’ la domanda che i tifosi, sfiduciati, si pongono.
A questo proposito per Martin Brundle, ex pilota e ora commentatore per Sky UK, diffondere un simile audio, non solo danneggia lo sport, ma allontana ulteriormente i fan. Un aspetto non da poco che potrebbe tradursi nella riduzione dei biglietti venduti una volta partita la stagione.
“E’ stata infranta una regola cruciale e non è nemmeno necessario essere sostenitori di Lewis per ritenere che avrebbe dovuto vincere lui”, ha sostenuto gridando all’imbroglio.
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“Sono stati seguiti patti non scritti che non dovrebbero avere priorità. E’ qualcosa di inaccettabile e in tanti se ne sono lamentati“, ha concluso mettendo in luce quello che si appresta ad essere un vero e proprio guaio per la disciplina se non si corre ai ripari.
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