Spunta una clamorosa ipotesi all’interno del box della Alfa Romeo: il team vorrebbe rovinare le gare del suo pilota Antonio Giovinazzi
“Ehi ragazzi, grazie per la grande strategia”. Con queste parole Antonio Giovinazzi si è rivolto al muretto box della sua squadra, tagliando il traguardo del Gran Premio del Messico.
Parole evidentemente sarcastiche, dal momento che proprio la decisione degli ingegneri di pista dell’Alfa Romeo di farlo rientrare troppo in anticipo per il suo pit stop ha compromesso la gara. Che pure Bon Giovi aveva iniziato alla grande, ritrovandosi rispettivamente al sesto e al settimo posto dopo le due partenze.
“Sono deluso e arrabbiato”, ha ammesso il pugliese ai microfoni di Sky Sport Italia al termine della gara. “Mi hanno richiamato ai box e sono tornato in pista alle spalle di Ricciardo e Bottas, che ancora non si erano fermati. Così ho dovuto tenere un passo peggiore di quello con le gomme medie. In questo modo ho completamente distrutto gli pneumatici, tanto che i piloti che si sono fermati dopo di me erano più veloci. La strategia è stata assolutamente sbagliata”.
Un errore che assume contorni ancora più inquietanti, nel contesto delle indiscrezioni sempre più pressanti secondo cui tra Giovinazzi e il Biscione il divorzio, in vista della prossima stagione, sarebbe imminente. Tanto che lo stesso diretto interessato non esclude l’ipotesi clamorosa di un sabotaggio nei suoi confronti della sua stessa scuderia. “Fino ad oggi non volevo crederci”, ha risposto. “Ma ora sono davvero molto deluso”.
La rottura tra il corridore di Martina Franca e la Alfa sembra dunque ormai insanabile. E potrebbe costargli l’ultima chance per rimanere in Formula 1. Anche se la Ferrari, del cui vivaio Antonio fa parte, continua ad appoggiarlo.
“Oltre ad essere un pilota italiano meritevole, è anche un pilota Ferrari“, ha ribadito il team principal Mattia Binotto a Sky Sport. “Anche a noi dispiace che in qualche modo non sia messo nelle condizioni giuste. Riteniamo che sia continuamente cresciuto e stia facendo bene. Ci dispiacerebbe se l’anno prossimo non ottenesse un sedile in Formula 1: penso che ne avrebbe diritto, ma la decisione non è nelle nostre mani, non tocca a noi fare questa scelta”.
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