Solo un anno dopo la decisione di lasciare la MotoGP per passare in Formula 1, Davide Brivio si sarebbe convinto a fare retromarcia
Un’inversione a U, una retromarcia di 180 gradi, che ha davvero del clamoroso. Davide Brivio sembra avere cambiato drasticamente idea. Se un anno fa, di questi tempi, stava maturando la decisione di lasciare la MotoGP per passare alla Formula 1, oggi, dopo neanche dodici mesi di permanenza nell’automobilismo, sta imboccando la strada opposta, quella che lo riporterebbe nel Motomondiale.
Il condizionale è d’obbligo, dal momento che si tratta solo di un’indiscrezione di stampa, resa nota dal sito specializzato Moto.it, sebbene al momento ufficiosamente smentita da alcune fonti vicine al manager lombardo. Eppure la voce circola, nel paddock delle due ruote, e anche rapidamente, ormai già da qualche gara a questa parte.
Nonostante i risultati al di sopra delle aspettative ottenuti con la sua Alpine, in grado anche di vincere il Gran Premio d’Ungheria con Esteban Ocon, Brivio non si troverebbe a suo agio in un ambiente molto diverso da quello a cui è stato abituato per tanti anni. E sentirebbe la mancanza della sua realtà , quella motociclistica.
Almeno tanto quanto lui stesso manca alla Suzuki, la squadra che portò nel 2020 al titolo mondiale e che in questo campionato, senza Davide, non è mai sembrata capace di bissare le stesse prestazioni. Il boss giapponese Shinichi Sahara aveva inizialmente deciso di proseguire senza un team manager, ma si è presto reso conto dell’errore commesso e della necessità di una figura di coordinamento.
Negli ultimi mesi ha lavorato molto per strapparne uno alla concorrenza: sembrava molto vicino a convincere Wilco Zeelenberg, che però alla fine ha preferito restare nella squadra satellite della Yamaha. E dunque, per la Casa di Hamamatsu l’unico salvatore, l’uomo della provvidenza, potrebbe essere ancora una volta il solito Brivio.
Se, ad un anno di distanza, il dirigente sportivo lecchese e la squadra che ha lasciato orfana potranno riabbracciarsi lo sapremo molto presto. La scadenza fissata per la decisione è infatti quella del secondo Gran Premio di Misano, il prossimo fine settimana.
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