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Superbike

SBK, Jonathan Rea surreale: “Serve meno grip”

Published by
Luigi Ciamburro

Jonathan Rea sigla il miglior crono nel venerdì di prove a Jerez. Per la sua Kawasaki un problema piuttosto inusuale…

Superbike, Jonathan Rea

La prima giornata di prove libere SBK a Jerez si conclude con il miglior giro di Jonathan Rea, unico pilota a scendere sotto il muro dell’1’40” nella sessione pomeridiana. Il campione della Kawasaki rifila 4 decimi al primo inseguitore Michael Rinaldi e al diretto avversario per il Mondiale Toprak Razgatlioglu.

Il nordirlandese ha fatto segnare il miglior tempo della giornata nel pomeriggio, quando le temperature erano più alte, più o meno nelle stesse condizioni attese per le due gare principali. Ritrova il sorriso Johnny e guarda con ottimismo alla nuova sfida. “Mi sono divertito con la mia moto. La mattina non è stata così facile, ma nel pomeriggio mi sono divertito. Abbiamo usato la stessa gomma anteriore per tutta la sessione, abbiamo cambiato la gomma posteriore solo una volta nel finale. Nelle FP2 ho avuto molta fiducia fin dal primo giro, ed è proprio quello di cui ho bisogno nella lotta per il campionato”.

Problemi a Jerez

Nel corso delle prove libere si è concentrato a studiare il comportamento delle gomme sulla distanza di gara, compiendo diversi run. “Abbiamo iniziato le FP1 con un nuovo assetto. Abbiamo cercato di fare in modo che la ruota posteriore generasse meno grip e fosse quindi più in equilibrio”, ha spiegato Jonathan Rea. “La gomma morbida da corsa in particolare produce troppo grip e crea problemi alla ruota anteriore. Quando abbiamo finito, siamo passati all’impostazione tradizionale per assicurarci che le modifiche funzionassero. Nel pomeriggio abbiamo fatto run più lunghi per avere un’idea del ritmo e dell’usura delle gomme. Siamo stati abbastanza consistenti, soprattutto nell’ultimo settore, dove il grip nelle curve veloci e lunghe a destra diminuisce presto”.

Tuttavia, il lavoro di messa a punto della Kawasaki ZX-10RR non è finito e occorrerà migliorare nel primo settore del circuito, dove la moto verde soffre più degli altri. “C’è un grande dosso sull’asfalto… Gli altri piloti con le loro moto si comportano in modo più affidabile lì e possono facilmente svoltare nella curva successiva”.

Jonathan Rea (foto Instagram)
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Luigi Ciamburro

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