Al contrario delle dirette concorrenti Honda, Yamaha e Suzuki, la Ducati non ha ancora messo in pista il prototipo per la prossima stagione
Dopo le due vittorie consecutive, anche nella due giorni di test MotoGP a Misano Adriatico Pecco Bagnaia è rimasto stabilmente nelle posizioni di vertice della lista dei tempi. Ma ancor più importante è stato il programma di prove completato con soddisfazione: a partire da quelle aerodinamiche che lo hanno impegnato ieri.
“Abbiamo provato un tipo di carenatura differente”, ha spiegato. “Ci sono aspetti positivi ed altre negativi, ma certo abbiamo fornito a Ducati molti dati per capirne meglio il potenziale. Non siamo certi di usarla l’anno prossimo, perché non siamo ancora sicuri che sia migliore. Anzi, ci sono alcuni punti in cui si comporta peggio, seppur pochi. Continueremo a provarla, ma è stato comunque interessante provarlo ieri raccogliere informazioni. Per il resto abbiamo provato qualche altra soluzione differente, anche in vista della prossima gara qui a Misano, ma nulla di eclatante”.
I riscontri ottenuti in termini di rendimento continuano ad essere promettenti: “Direi che sono soddisfatto. A livello di ritmo abbiamo compiuto dei passi in avanti, sono sempre più sicuro dei miei mezzi e il feeling migliora costantemente. Oggi non ho staccato il miglior tempo, ma perché non ho nemmeno montato le gomme morbide, solo una media al posteriore. Eppure sono riuscito a tenere sempre lo stesso passo. Negli anni scorsi poi facevo fatica quando la gomma calava, adesso invece non più, riesco a tenere costantemente un buon ritmo”.
Se in vista del finale di stagione questi miglioramenti lasciano ben sperare, quanto allo sviluppo per il campionato che verrà invece la Rossa di Borgo Panigale appare in ritardo rispetto alle dirette concorrenti Honda, Yamaha e Suzuki, che hanno già messo in pista gran parte delle loro future moto. Bagnaia, però, non sembra preoccuparsene. “Ogni volta abbiamo qualcosa di nuovo da provare, se la nostra moto 2022 non c’è ancora non è un problema”, afferma. “So bene quanto stia lavorando Ducati, so che al momento giusto la nostra moto sarà pronta e molto competitiva”.
Prima di guardare al prossimo anno, il torinese è giustamente concentrato sulla rimonta iridata ai danni di Fabio Quartararo che tenterà nei prossimi Gran Premi: “Sarà certamente durissima recuperare 48 punti, noi daremo il massimo e vedremo come andrà a finire. Ma dipenderà da un insieme di fattori, non solo da me”.
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